Ottimo che abbiano confermato la loro adesione anche la Cna della provincia di Agrigento (la Confederazione nazionale degli artigiani di Agrigento) ed il Comune di Agrigento.
Ed anche il Consiglio pastorale diocesano ed il
Consiglio pastorale cittadino di Agrigento.
Il contesto?
Il «Cartello sociale di Agrigento» aveva inviato una lettera aperta ai sindaci della provincia di Agrigento sul livello attuale dell’assistenza sanitaria sul territorio, i cosiddetti «Lea», «Livelli essenziali di assistenza».
Spero che il Comune di Agrigento continui a fare sentire la propria voce sulla sanità pubblica anche dopo questa giornata di mobilitazione generale di oggi, anche dopo anni,
e spero anche che partecipi a questa giornata di mobilitazione generale del diciassette di giugno (maggiori informazioni alla fine di questo mio testo),
qui ad Agrigento, con partenza a piazza Cavour,
qui nel centro di Agrigento,
per poi sfilare in corteo attraverso il viale della Vittoria fino a Porta di Ponte,
dove ascoltare alcune testimonianze
e, infine, per consegnare al nuovo prefetto di Agrigento un documento che illustra le ragioni dell’iniziativa.
Importantissimo continuare per anni a sostenere questa difesa della sanità pubblica agrigentina, siciliana ed italiana.
Necessario, credo, pensare anche alla condizione di salute delle persone più fragili.
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