alla mostra d'arte «Storie leggere»,
con i quadri - sia in bianco e nero sia a colori -
di Marco Galofaro
E quel che mi aveva colpito su Instagram di questa mostra è stato il cilindro, probabilmente posto a terra, che, forse, differenzia questa mostra dalle altre.
Ed alcuni dei dipinti di Galofaro mi facevano lontanamente pensare all'arte del cancellare di Emilio Isgrò,
mentre altri al fumetto.
Sto vedendo: un acquerello su carta del 2001 (cm 12,3 x 19,7), forse con forbici, stella, più cactus - potete vederlo nella foto mia su CMViaggi su Pinterest.
Simile, ma diverso, «Testa di asino» del 2001, un acquerello su carta e china con applicazione di carta e con un segno-simbolo in alluminio - bucato al centro - che somiglia a quello di localizzazione sulle app, la famosa puntina di localizzazione.
Sopra un sole all'interno in giallo chiaro con puntino nero all'interno ed all'esterno il rosso;
ma anche, più sotto, due occhi (forse)
ed ancora più sotto un altro sole più internamente in blu, nel cerchio mediano in bianco e con l'esterno rosa.
Sotto anche due punti grandi rossi.
Più difficile da interpretare, delicatissima con il nero abbinato ad un giallo ed un marrone davvero tenui e molto chiari, chiarissimi «Costellazione con uccello» dove non si capisce in che posizione e parte e sezione del dipinto sia l'uccello.
Un acquerello e china su carta del 2001.
Di fattura differente l'una dall'altra le stelle e ci sono anche ovali e «semigocce» in giallo chiarissimo e spicchi in marrone non troppo scuro.
E tramite alcuni dei tag qui sotto a fine articolo oppure attraverso le etichette in conclusione della colonna destra di questo blog potete leggere moltissimo altro.
Ed inaugurazione della mostra anche per me oggi,
in questo tardissimo pomeriggio/sera di domenica, venticinque di giugno di questo 2023, dalle diciannove,
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