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mercoledì 14 giugno 2023

Non credo che vedrò «The Boogeyman» dall'attuale re dell'horror con soggetto di Beck & Woods e sceneggiatura anche di Heyman perché, forse, è troppo lento

Avevo scritto se vedrò questo film, questo film horror, «The Boogeyman», al cinema, forse mercoledì prossimo alle ventidue e trenta.


O, forse, in televisione.



O non lo vedrò affatto.



Poi ho scoperto che questi sono i giorni di «Cinema in festa» con i film a tre euro e cinquanta centesimi 
 
 
 
e posso vederlo sia oggi, martedì, sia domani, mercoledì, 
 
 
 
sia giovedì quindici di giugno (l'anno alla fine dell'articolo).
 
 
 
Avevo, peraltro, scritto che tutto dipenderà dal trailer, se mi incuriosirà oppure no.
 
 
 
Ebbene, ho guardato il trailer (vi ricordo anche che sono CMLibri su You Tube - link alla mia pagina e profilo - e potete seguirmi là) e questo trailer non mi ha affatto affascinato.



Che noia un trailer su una bimba che guarda sotto il letto ed immagina mostri e forse ci sono.



Tutto il film riassunto soltanto in questa scena?



Francamente mi sembra un po' troppo poco.



Soprattutto se si legge nella presentazione nella pagina del cinema: 
 
 
 
«La studentessa delle superiori Sadie Harper e sua sorella minore Sawyer sono sconvolte dalla recente morte della madre e non ricevono molto sostegno dal padre, Will, un terapista che sta affrontando il proprio dolore. Quando un paziente disperato si presenta inaspettatamente a casa loro in cerca di aiuto, si lascia alle spalle una terrificante entità soprannaturale che depreda le famiglie e si nutre della sofferenza delle sue vittime».



Francamente non mi sembra che il racconto della trama ed il trailer descrivano la stessa pellicola...



E, dunque, non vado a sprecare i miei tre euro e cinquanta per questo film considerato anche che il genere horror non mi piace molto.



Ed avevo pubblicato una fotografia con la locandina sui miei profili Swarm e Foursquare (qui su Swarm ed il link per Foursquare chissà quando)
 
 
 
che talvolta non la invia più direttamente a CMLibri su Twitter e neanche 
 
 
 
a CMLibri su Facebook (profilo qui).



Dalla quale vedete, forse, che giornata di sole «caldo» c'era qua. 



Ed, intanto, volete visitare i set cinematografici e letterari di Agrigento, la città in cui potrei vedere questa pellicola horror, insieme al mio blog CMTempoLibero? 



Vi aggiungo, peraltro, che non mi risulta che ci siano stati finora set «orridi» nella mia città, «la più bella città dei mortali» 
 
 
 
secondo Pindaro



E, tornando alle coordinate per contattarmi per visitare Agrigento, sappiate che potete scrivermelo anche su CMLibri su Tumblr, Pinterest, Instagram, su Hubhopper (audioprofilo), You Tube 
 
 
 



potete seguirmi su tutte queste reti sociali ed anche qui su Blogger/Blogspot 



e leggere moltissimo altro tramite alcuni dei tag qui sotto a fine articolo oppure attraverso le etichette in conclusione della colonna destra di questo blog. 




Ma torniamo al nostro film: sappiate che è tratto da un romanzo, dal romanzo horror omonimo di Stephen King 
 
 
 
e che gli autori del soggetto cinematografico sono Scott Beck e Bryan Woods 
 
 
 
ai quali si aggiunge per la sceneggiatura Mark Heyman. 



Nessuno di loro è il regista cinematografico visto che lo è Rob Savage. 



E mi chiedo: non lo hanno scritto, forse, troppo lento, incredibilmente lento?
 
 
 
Il film è stato realizzato nei 20th Century Studios dalla 2Ilaps con attrice Sophie Thatcher, attore Chris Messina (chissà se di origine siciliana), altra attrice Vivien Lyra Blair e «quarto attore», per così scrivere, David Dastmalchian.



Chissà se ha fatto un montaggio davvero orrido, serrato, «lento» o chissà cos'altro Peter Gvozdas e se le scenografie di Jeremy Woodward fanno davvero paura.



A me sembra, invece, se non altro dal trailer, che queste scenografie di Woodward siano, in realtà, «estetiche», davvero belle, forse, chissà, per accentuare ancora di più la distanza fra l'orrido e lo spaventoso e la bellezza.
 
 
 
Quali colori del direttore della fotografia Eli Born?



Colori piacevoli secondo me.



Almeno nel trailer. 



E specializzati in cinema di genere esclusivamente horror i produttori esecutivi John H. Starke, Emily Morris, i due autori del soggetto (anche loro diventati produttori esecutivi), Ryan Cummingham, Adam Kolbrenner e Robyn Meisinger?



Produttori, invece, «generalisti» o anche loro specializzati Shawn Levy, Dan Levine e Dan Cohen?



Di origine ebraica?



Quanto alla colonna sonora
 
 
 
ve ne avevo scritto qui



E, visto che il trailer non  mi ha incuriosito non credo che vedrò, dunque, questo film al cinema Ciak di  via XXV aprile

 

 

 

qui ad Agrigento, forse - magari - nella Sala rossa così come l'horror «Black Phone» da un racconto del figlio di Stephen King che avevo visto l'anno scorso.

 
 
 
Non era malaccio e ve ne avevo già scritto su questo blog circa un anno fa qua pubblicandovi anche un audio su CMLibri su Podcaster - già Anchor.



Infine, avevo aggiunto che il film era in proiezione, quasi come tentazione (ma so resistere), già fin da giovedì otto di giugno di questo 2023.

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