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lunedì 15 dicembre 2025

Il 15 dicembre 1787 del «Viaggio in Italia» di Goethe, con Kayser e Fritz «secondo» Bury, il martedì sera e mercoledì a Frascati: le ville, la testa colossale di «Antinoo» di Monte Dragone, oggi al Louvre - Il giudizio entusiastico di Winckelmann, il calco nella casa di Weimar - La lettera a Tieck del 23 aprile 1828 ed il «meraviglioso palazzo delle fate» - l giovedì di passaggio, con il disegnare, per Rocca di Papa, dove era stato CMSaggistica decenni fa; Albano - Venerdì ad Ariccia, Genzano e lago di Nemi - L'oggi a Castel Gandolfo, Marino e Roma - Il tempo forse mai così bello: gli alberi sempreverdi, alcune querce piene di foglie, i giovani castagni, seppur ingialliti, le tinte di straordinaria bellezza, la meraviglia di certe grandi forme nel buio della notte - Il molto godimento e la gioia nella lontananza, l'ottimo umore e la buona salute

Il quindici di dicembre del 1787 del «Viaggio in Italia» 

 

 

 

di Johann Wolfgang von Goethe, 

 

 

 

con Christoph Kayser,

 

 

 

già avevo scritto di lui,

 

 

 

e potete

 

 

 

leggere 

 

 

 

altro tramite uno dei tag a fine testo;

 

 

 

con Fritz «secondo» Bury.

 

 

 

Ed il martedì sera e mercoledì a Frascati: 

 

 

 

le ville, 

 

 

 

la testa colossale di «Antinoo» 

 

 

 

di Monte Dragone, 

 

 

 

di Villa Dragone,

 

 

 

oggi questa testa artistica al museo del Louvre,

 

 

 

a Parigi. 

 

 

 

Il giudizio entusiastico di Johann Joachim Winckelmann sull'«Antinoo»

 

 

 

il calco nella casa di Weimar,

 

 

 

in Germania. 

 

 

 

La lettera a Christian Friedrich Tieck del ventitre di aprile del 1828 ed il «meraviglioso palazzo delle fate», Villa Dragone.

 

 

 

Il giovedì superando il Monte Cavo,

 

 

 

di passaggio, 

 

 

 

con il disegnare, 

 

 

 

con i disegni,

 

 

 

per Rocca di Papa, 

 

 

 

dove era stato CMSaggistica decenni fa. 

 

 

 

C'è anche Albano. 

 

 

 

Il venerdì ad Ariccia, 

 

 

 

a Genzano, 

 

 

 

al lago di Nemi. 

 

 

 

L'oggi a Castel Gandolfo, 

 

 

 

a Marino, 

 

 

 

a Roma. 

 

 

 

Il tempo forse mai così bello: 

 

 

 

gli alberi sempreverdi, 

 

 

 

alcune querce piene di foglie, 

 

 

 

i giovani castagni, 

 

 

 

seppur ingialliti, 

 

 

 

le tinte di straordinaria bellezza, 

 

 

 

la meraviglia di certe grandi forme nel buio della notte. 

 

 

 

Il molto godimento e la gioia nella lontananza, 

 

 

 

l'ottimo umore, 

 

 

 

la buona salute.

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