Sulla riapertura dei confini regionali un servizio radiofonico svizzero molto chiaro. E ho scritto di questi temi con un amico veronese e mi ha dato ragione.
Il boicottaggio può contare al supermercato e nei negozi. È davvero deprimente e fastidiosa questa intransigenza fondamentalista che non ascolta da parte del governo nazionale e da parte della Regione Lombardia di Fontana, della Lega e di Gallera. Ed io vado avanti, anche per molto tempo.
Forza e coraggio alle regioni della Toscana di Enrico Rossi (che ha chiesto un rinvio delle riaperture dei confini regionali italiani) e del Lazio di Nicola Zingaretti, della Campania di Vincenzo De Luca, della Sardegna di Christian Solinas e della Sicilia di Nello Musumeci nella «guerra» contro la riapertura indiscriminata con dati lombardi Covid-19 non ancora buoni.
I cittadini di queste regioni «isolino» i lombardi e li tengano a distanza e lontani da loro se il governo nazionale di Giuseppe Conte, Francesco Boccia e Roberto Speranza continuerà ad ostinarsi su questa politica del tre giugno insieme ad Attilio Fontana ed a Giulio Gallera.
«Guerra» dei cittadini che continua contro i «polmoni da macello» in presenza di dati Covid-19 della Lombardia non ancora rassicuranti.
Forse sarebbe auspicabile un'apertura molto limitata delle frontiere regionali ed un rinvio come chiesto dalla Toscana? Un'apertura differenziata delle frontiere regionali della Lombardia con alcune aperture molto «limitate» per la Lombardia? Ad esempio aperture per la Lombardia soltanto per chi ha parenti in altre regioni italiane? Se ne potrebbe discutere in maniera pacata. Ancora ci sono due giorni.
Vorrei anche ricordare al governo nazionale che queste regioni italiane dalla Toscana alla Sicilia sono fra le più popolate...
Nessun commento:
Posta un commento