Vi premetto - innanzitutto - che avevo già scritto su questo Libro, su 3, 5 ed anche 7 - 12 e su Elia che mangia, in 19, 4 - 8.
Sul mantello scrivo più sotto, quasi alla fine di questo articolo, ma intanto potete leggere già qui sulla tunica e il mantello in uno dei vangeli.
O potete anche approfondire sul vento in Seneca e sulle vele al vento in «Le lacrime di chi ama, una lente sul mondo» di Ermes Ronchi (con foto).
Primo libro dei Re 19, 9 ed 11 - 13. https://t.co/ljnv9LHZpg
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«Ardo di tanto zelo per il Signore, Dio degli eserciti». #CMLibri
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«Il Signore ci salva oltre ogni nostro dubbio», Ermes Ronchi. #ErmesRonchi
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CMLibri (@CMLibri) August
7, 2020
Fra le letture di «Il Signore ci salva oltre ogni nostro dubbio» di Ermes Ronchi il Primo libro dei Re (1 Re 19, 9 ed anche 11 - 13).
Una caverna dove Elia passa la notte.
Il Signore gli parla ed Elia comincia a rispondergli così: «Ardo di tanto zelo per il Signore, Dio degli eserciti».
E poi continua.
Qualcuno dice ad Elia di stare sul monte.
Ci fu un vento, grande e gagliardo, «tale da scuotere le montagne e spaccare le pietre, ma il Signore non era nel vento».
Il vento mi fa pensare al passo biblico di Matteo visto che Gesù, Pietro e gli apostoli hanno mare mosso.
Nel Libro dei Re la continuazione è, invece, molto triste e mi ha «turbato» ed ha a che fare anche con il fuoco: «Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco».
Purtroppo i passi non riferiscono sempre di vicende allegre, ma a volte anche del terremoto.
Poi «il sussurro di una brezza leggera». Elia si copre la faccia con il mantello, ma per noi forse, in tempi di nuovo coronavirus Sars-Co-V-2, non è molto consigliabile.
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