Interessante «Camilleri racconta La mossa del cavallo».
Una prefazione esauriente di Andrea Camilleri che diceva forse persino troppo sulla trama.
E prima il riferimento al produttore Carlo Degli Esposti della società Palomar con poche parole sulla Rai;
ai romanzi storici sul periodo 1861 - 1900.
Questo è ambientato nel 1877.
Ma Rai Storia non può occuparsi di questo periodo storico in Sicilia ed in provincia di Agrigento?!
Riferimenti di Camilleri anche a un libro di Franceschetti.
Il romanzo storico «La mossa del cavallo»
di Camilleri,
del 1999,
di ventuno anni fa,
ha infatti come «modello»
un fatto di cronaca accaduto a Barrafranca,
in provincia di Enna,
raccontato nel libro «Politica e mafia in Sicilia»
(1876)
di Leopoldo Franceschetti.
Camilleri nella sua prefazione televisiva punta anche sulla tassa sul macinato,
una tassa che riguarda il pane e non era molto amata.
Ed uno dei personaggi del film televisivo è l'attore palermitano Filippo Luna.
Fra i personaggi padre Artemio Carnazza,
il «donnaiolo»,
come lo definisce Camilleri.
Michele Riondino,
già giovane commissario Salvo Montalbano in «Il giovane Montalbano»,
ha il ruolo di Giovanni Bovara,
l'ispettore capo dei mulini.
Regia di Gianluca Maria Tavarelli,
già regista della serie televisiva «Il giovane Montalbano».
Fra i personaggi il procuratore Ottavio Re Baudengo e il cavaliere Antonio La Calamita.
Uno dei giudici si chiama Pintacuda.
Altri attori di questa versione tivù «C'era una volta Vigata»
sono Ester Pantano, Antonio Pandolfo, Giovanni Carta, Giancarlo Ratti, Maurizio Pugliesi, Coco Gulotta, Domenico Centamore e Giuseppe Schillaci.
L'azione è ambientata non a Barrafranca,
bensì a Montelusa,
la vera Agrigento,
nel 1877.
Riferimenti anche qui
- e non soltanto nella serie del Commissario Montalbano -
a Genova.
Anche se l'inflessione di Riondino a me sembra un po' veneta.
Quanto alle citazioni cinematografiche credo che si possa forse pensare a «C'era una volta il West»
di Sergio Leone.
Qualcuno fa anche riferimento a Quentin Tarantino.
Io mi chiedo se ci siano rimandi al film «Johnny Stecchino»
di Roberto Benigni.
«C'era una volta Vigata» fa parte del ciclo «I racconti di Vigata»,
con sceneggiatura di Andrea Camilleri,
di Francesco Bruni e Leonardo Marini.
E questa sceneggiatura mi ha fatto ricordare uno dei luoghi che ho visitato Modena,
la città in cui ha prestato servizio Bovara.
Quanto all'altro testo scritto,
il romanzo,
è stato pubblicato da Sellerio ed anche con una nota inedita dell'autore.
E riferimenti a Franz Kafka nell'ultimo capitolo?
Convivono gli almeno due Andrea Camilleri - secondo Cesare Medail sul Corriere della sera -,
quello del poliziesco e quello della memoria storica,
nel romanzo «La mossa del cavallo»?
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