«Due cortigiane e serata di Don Giovanni»
di Alberto Moravia (chissà cosa ne pensano di questo libro il segretario Maurizio Landini della Cgil,
ma anche Giorgia Meloni,
la presidente del Consiglio dei ministri italiano)
potrebbe
essere
una raccolta di racconti o di novelle.
Lui era nato in via Giovanni Sgambati,
a Roma,
il ventotto di novembre del 1907.
Sarebbe stato un suo modello letterario Fëdor Dostoevskij e vorrei
scrivervi del romanzo «Povera gente»,
del 1846,
proprio di Dostoevskij.
Eccovi
le prime parole nella traduzione letteraria dal russo in inglese,
di C. J. Hogarth,
del 1867:
April 8th. (1)
MY DEAREST BARBARA ALEXIEVNA,
—How happy I was last night—how immeasurably, how impossibly happy!
Eccovi in aggiunta la traduzione letteraria del 1914 realizzata da Constance Garnett:
POOR PEOPLE
A NOVEL
Ah, these story tellers! If only they would write anything useful, pleasant, soothing, but they will unearth all sorts of hidden things! . . . I would prohibit their writing! Why, it is beyond everything; you read . . . and you can't help thinking — and then all sorts of foolishness comes into your head; I would really prohibit their writing; I would simply prohibit it altogether.
Prince V. F. Odorvsky.
April 8.
My precious Varvara Alexyevna,
I was happy yesterday, immensely happy, impossibly happy!
Il significato di «soothing»
è
«lenitivo»,
«calmante»,
«consolante»
oppure «lusinghiero»,
nel senso di «che fa piacere»;
i tre significati di «to unearth»
sono «dissotterrare»,
«stanare»
e «scoprire»,
«portare alla luce»;
«help»
preceduto
da
«can»
e seguito
dal gerundio significa
«fare a meno di».
Un testo in cui è citato Moravia,
invece,
è «Quaderni del carcere»,
del 1929,
di Antonio Gramsci,
precisamente nel «Quaderno 1»:
È interessante notare come l’«Italia letteraria» non si arrischi a dare giudizi propri e aspetti che abbiano parlato prima i cani grossi. Così è avvenuto per gl’Indifferenti di Moravia, ma cosa più grave per il Malagigi di Nino Savarese, libro veramente saporoso, che fu recensito solo quando entrò in terna per il premio dei trenta, mentre non era stato notato nelle pagine della «Nuova Antologia». Le contraddizioni di questo gruppo di graffiacarte sono veramente spassose, ma non vale la pena di notarle. Ricordano i Bandar Log del Libro della Jungla: «noi faremo, noi creeremo», ecc. ecc*.
Il «Premio dei trenta»
era stato
un premio letterario di Livorno.
Rinascerà un giorno?
Ed avevate mai sentito parlare delle «sconosciute» - forse non disneyane - scimmie Bandar Log della raccolta di racconti «Il libro della giungla»
di Rudyard Kipling?
Sarebbero un popolo di scimmie,
sarebbero personaggi minori del film d'animazione «Il libro della giungla»,
che a quel tempo di Gramsci non esisteva,
della Disney.
Infine,
vi chiedo se volete visitare
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di Alberto Moravia,
dato che là si era svolta
una vacanza dello scrittore romano,
in questa città a me familiare da parte di padre.
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