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sabato 15 luglio 2023

«Scopriamo le carte» - E ripensando ad un premio Pippo Montalbano con l'episodio «Tarocchi di sangue» - E la radio

Non è ancora stato reso noto il programma estivo di eventi del Comune di Siculiana,




«Siculiana sull'onda – Estate mediterranea»




e lo attendo.




E conosco il luglio del calendario di «Un'estate al #MeTe»,



rassegna di eventi culturali, turistici, teatrali (ce ne saranno ancora due a luglio), artistici e musicali (almeno uno ancora in questo luglio).




Ed il MeTe – Museo della Memoria e del Territorio di Siculiana (Ag - provincia di Agrigento), da oggi ospiterà una mostra dal titolo «Scopriamo le carte» e con sottotitolo «Il Gioco dei tarocchi siciliani e le carte da gioco in Sicilia».




L’evento è stato promosso e organizzato dall’Associazione culturale Gioco tarocchi siciliani – Michael Dummett di Catania (e non li conosco) e dall’Associazione Leisure and Tourisme di Siculiana che gestisce il Museo - e sto cominciando a conoscerli un poco, piano piano.




Interessante, dunque, che la storia della presenza,



della produzione



e della pratica come gioco dei tarocchi e delle carte da gioco in Sicilia,




dal Seicento fino ai giorni nostri,




saranno rivelati attraverso dei pannelli - scoprirò se approfonditi -




con testi esplicativi




con un repertorio di riproduzioni di mazzi antichi e moderni,




dalle collezioni di soci dell’International Playing-Card Society di Londra,




associazione che dal 1972 riunisce i più importanti collezionisti e studiosi della materia e che supporta questa mostra,



e da quelle di alcuni musei siciliani




(tra questi il Museo civico Castello Ursino di Catania per gli antichi tarocchi miniati di Alessandro Sforza «alle origini» del mazzo




ed il Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo).




Mi auguro di vedere davvero bellezze allora.




E sono curioso di approfondire la loro storia, la storia dei tarocchi siciliani,




la loro arte e produzione.




Ed è curioso che sembra che i tarocchi siano soprattutto siciliani e che, sino ad oggi, sarebbero utilizzati ancora in pochi posti in Italia come a Bologna o in Piemonte,




e che sarebbero progenitori della briscola e del bridge (non ci so giocare)




ed è verissimo che nel sentimento comune sono stati nel tempo considerati strumento divinatorio, rivestito di significati esoterici e occulti.




Ed ottimo come questo gioco tradizionale possa essere ancora una pratica popolare, dato che sarebbe «Patrimonio immateriale espressivo dell’identità della popolazione e del territorio»,




come riconosciuto dall’inserimento del «trunfu», il gioco dei tarocchi siciliani,




nel Registro delle eredità immateriali dell'Unesco,




da parte dell’Assessorato ai Beni culturali ed all’identità siciliana della Regione Sicilia,




a partire dai paesi dove ancora viene praticato (Mineo, Tortorici, Barcellona Pozzo di Gotto e Calatafimi - non sono mai stato in tutti questi paesi).




Ottimo anche che arricchiranno il programma - ve ne avevo già scritto stamattina - diversi eventi collaterali alla mostra:




visite guidate,




seminari storici e iconografici,




corsi pratici con gioco assistito da tutor




ed un torneo open finale,




tutti a cura dei soci dell’Ac Gioco tarocchi siciliani – Michael Dummett,




l’associazione no profit nata a Catania nel 2014,




che punta alla diffusione della conoscenza e della pratica del gioco.




E complimenti per l'illustrazione del manifesto della mostra ad Echo (echo_of_realities_art).




Per info e iscrizioni agli eventi, tutti gratuiti,




come vi avevo scritto già stamattina, c'è un numero di telefonino 351 ed una e-mail su Gmail.




E loro sono anche su Facebook - dove io sono CMGiochi - e potete seguirmi,




cosí come sulle altre reti sociali,




e qui su Blogger/Blogspot.




Loro sono anche su Jimdo Free.




Ma cambiamo argomento con un testo che non ero ancora riuscito a pubblicarvi - anche sull'attore agrigentino Pippo Montalbano nell'episodio «Tarocchi di sangue» in «Don Matteo 11» (non li ho visti),




ma pure in «Il giudice ragazzino» su Rosario Livatino,




in «I cento passi» su Peppino Impastato (Giovanni Impastato era stato al MeTe ed io c'ero e potete leggere moltissimo altro tramite il tag Giovanni Impastato qui sotto).




Cosí come tramite alcuni dei tag qui sotto a fine articolo oppure attraverso le etichette in conclusione della colonna destra di questo blog potete leggere moltissimo altro.




Ed i «Tarocchi di sangue» sono le arance o le carte?





L'attore cinematografico e televisivo Pippo Montalbano è stato il presidente di Corte nel film «Il giudice ragazzino» nel 1994 a cinquantaquattro anni (o all'incirca quell'età);



Ma torniamo a Pippo Montalbano.




Vi ricordate «La meglio gioventù»?




Io sì - e c'era anche lui.




E Pippo Montalbano è stato Cesare Manzella nel film «I cento passi» nel 2000 a sessant'anni o all'incirca quell'età;




il commissario Sicilia in «La meglio gioventù» nel 2003 a (forse circa) sessantatre anni;




Orazio nell'episodio «Tarocchi di sangue» di «Don Matteo», di «Don Matteo 11» su Rai 1 nel 2006.




E grazie per il premio Pippo Montalbano a Caterina Montalbano,




a Rosa Maria Montalbano (ho scoperto che abita nel palazzo accanto al mio)




ed a Salvatore Montalbano,




e per uno dei Premi Pippo. Montalbano al regista Giò Di Falco ed a Marco Savatteri,





a Lucia Sardo e Maria Rita Cocciufa.




In attesa del libro su Pippo Montalbano.

 

 

A ricevere il Premio Pippo Montalbano di quell'anno erano stati Enzo Bellavia, Beniamino Biondi, Giovanni Buzzurro, Sergio Criminisi, Salvatore «Totò» Cascio, Maria Concetta De Marco e Giuseppe Taibi. 

 

 

 

Oltre ai Premi alla carriera per Lucia Sardo e per un altro attore siciliano, Paride Benassai.

 

 

 

Grazie ad Eugenio Cairone sulla pagina Cultura di AgrigentoOggi.

 

 

 

---

 

 

 

Grazie alla pagina «Cultura»

 

 

 

del sito internet d'informazione Grandangolo.

 

 

Supporto alla mostra della «International Playing Card Society» di Londra, 




la «Società internazionale delle carte da gioco»;




dell'Acsi e del Gal Sicani. 




E sto andandoci ascoltando alla radio in auto, tramite la frequenza 101.400 in fm dal ripetitore accanto alla Cattedrale di Agrigento




«Se telefonando» cantata da Mina 




e «Se tu non torni» di Miguel Bosè

 

 

 

e «Mezzo mondo» di Emma Marrone




su Inblu2000,




su Radio diocesana Concordia (RdC)

 

 

 

su Radio Concordia, 




e, sui 102.00, 




sempre in fm, 




a Porto Empedocle, 




tramite il ripetitore di Villaseta, 




ed a Siculiana, 



tramite un altra stazione di trasmissione del segnale, 




«(I Just) Died in Your Arms» dei Cutting Crew 




e, prima, «Take Your Time» di Sam Hunt




e, molto dopo, «We Are Golden» di Mika




e «Papa Don't Preach» di Madonna




ed «Everybody (Backstreet's Back)» dei Backstreet Boys del 1997,brano che mi ricorda la mia giovinezza, 




attraverso il ripetitore della Rupe Atenea, 




su Rds, 




anche sul dab, 




cosí come sul dab, 




il secondo cortometraggio di Charlie Chaplin e riferimenti 




a Charlot ad «Ultrapop» 




di Radio 24




ed «Anti-hero» - con il suo «lurching» e «screaming», urlare, e il «tea time», l'orario del tè, 




di Taylor Swift




e «Fantasy» (a quanto pare del 1978) degli Earth, Wind & Fire su Rds Relax, 




con quella voce maschile stupenda sui toni alti, 




e, sulla strada statale ss 115 Variante Nord, proprio a Porto Empedocle, 




al numero civico 76 (o 78), 




in un negozio di prodotti per l'igiene personale e per la casa, 




«I'm Good (Blue)»




di David Guetta




con la voce di Bebe Rexha, 




su Radio Acqua & sapone, 




da Acqua & sapone, 




qui in Sicilia della Pagi srl di via degli Orti, 




a Caltanissetta. 




Mangiati un pezzo di focaccia-pizza con i broccoli e la salsiccia, buonissima, 




e, fra poco, uno di pizza ai quattro formaggi con gorgonzola dop, 




entrambi qui in via XXV aprile ad Agrigento. 




Del Panificio XXV aprile. 




E ascoltavo «Parole, parole, parole» interpretata da Mina con questa meraviglia ascoltata in una casa di Siculiana, da cui proveniva questa bontà musicale. 




La mostra (la visita è inclusa nel biglietto del museo Mete) dal lunedì alla domenica dalle undici del mattino alle tredici

 

 

 

all'una del pomeriggio,

 

 

 

e dalle cinque del pomeriggio, dalle diciassette fino alle venti e trenta,



fino al sei di agosto del 2023.




Inaugurazione oggisabato quindici di luglio di questo 2023, invece, 




alle diciotto e trenta. 

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