Ricordando il Giovedì santo,
con le visite alle chiese nella mia Agrigento.
Ma un politico milanese che pretenderebbe di diventare presidente del Consiglio pensa a lombardi che vanno ad accalcarsi in chiesa a Pasqua con sciarpe copri-volto e mascherine ed a rischiare di diffondere il virus?
L'Eucarestia via endovenosa o da ricevere a casa via ordinazione in rete?
Ma siamo in Corea del Sud?!
E questo politico officierà lui tutte le messe in tutta Italia e prenderebbe lui tutti i respiri e le goccioline dei fedeli e delle fedeli?
Quanto alla Settimana santa agrigentina mi mancherà la stupenda Via Crucis nelle vie della città,
altamente irrealizzabile e rischiosissima quest'anno.
Rischia una denuncia assolutamente da evitare chi vive ad Agrigento.
Molto meglio rimanere a casa e vedere i video delle processioni degli anni passati.
Quanto al sabato pasquale andavo a Faido,
nel Bellinzonese della Val Leventina,
per la cerimonia e processione con uno strumento musicale lontanamente simile alle nacchere.
Mi mancherà moltissimo.
Il frate che guida la processione ed i fedeli, giovanissimi compresi.
La fermata alla casa di riposo degli anziani,
non lontano dalla stazione ferroviaria.
E poi il ritorno alla chiesa.
Per favore, carissimi bellinzonesi,
rimanete a casa senza avventurarvi e perdervi nei boschi.
Della domenica mi mancheranno i festeggiamenti ad Agrigento ed i Pasquali di Bormio.
E rimanete a casa valtellinesi!
Rivolgendomi, invece, agli agrigentini scrivo:
vi ricordate quando tre settimane fa l'arcivescovo e cardinale Francesco Montenegro chiudeva le chiese della sua diocesi in provincia di Agrigento, anche per le preghiere individuali?
Lo scriveva il Giornale di Sicilia nella sua edizione agrigentina.
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