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venerdì 17 aprile 2020

Preti - preferibilmente giovani - con guanti e mascherina nella fase uno e mezzo e due agrigentina? - Ora la provincia di Agrigento può pregare in chiesa - Termini e condizioni si applicano - La Lombardia ovviamente no

Si potrebbe parlare di fase uno e mezzo oppure di fase due per le chiese dell'Arcidiocesi agrigentina. Si potrà pregare da soli rispettando la distanza di un metro andando al lavoro o tornando dal lavoro. Oppure in chiesa vicino a casa lungo il percorso per il supermercato o la farmacia vicini a casa. Oppure tornando dal supermercato e/o dalla farmacia più vicini a casa. Soltanto fino a mezzogiorno e sotto sorveglianza e controllo del parroco o del presbitero o di un diacono. Per evitare assembramenti e masse in chiesa. Matrimonio soltanto con il prete, gli sposi e i testimoni e mi sembra un po' deprimente. Leggete il riferimento ai funerali: «Quello delle esequie è il capitolo più doloroso, che si aggiunge al dolore per la perdita di un familiare o di un amico. Le regole sono molto stringenti. Sono vietati i funerali in chiesa. Il sacerdote può recarsi in forma privata al cimitero, dove può celebrare un breve rito della sepoltura, come previsto dal Rituale per le esequie senza celebrazione della messa. Durante le esequie al cimitero i presenti devono rispettare la distanza di almeno un metro imposto dalla normativa. Sono sospesi i cortei funebri a piedi, sia dalla casa sia verso il cimitero. Al termine dell’emergenza sarà concordata con la famiglia una messa esequiale». E poi ci sono le confessioni: «La celebrazione avvenga in luoghi ampi e areati e non nel confessionale. Nell’ascolto delle confessioni si mantenga la distanza di almeno un metro tra il ministro e il penitente, chiedendo a eventuali altri fedeli presenti in chiesa di allontanarsi per garantire la dovuta riservatezza. Sacerdote e penitente indossino la mascherina protettiva». Eucaristia al malato: «Per quanto possibile sia portato dal sacerdote e non dal ministro straordinario. Si assumano le medesime precauzioni di cui sopra, avendo cura di non toccare la bocca del malato mentre viene fatta assumere la particola. Il sacerdote – prima di comunicare il malato e dopo – deterga le mani con acqua saponata e le asciughi con carta monouso». Unzione degli infermi come sopra, ma anche: «Il ministro abbia cura di usare guanti monouso in vinile o nitrile e, in particolare dopo l’unzione, eviti di toccare con le dita scoperte la superficie del guanto». 

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