Purtroppo ho saputo di migranti in quarantena che giocano a calcio all'interno dell'ex hotel Villa Sikania di Siculiana, nella mia provincia di Agrigento, nella città di miei familiari. Sono anche troppi per un distanziamento sociale settantadue extracomunitari sbarcati in Sicilia ed ospitati nella struttura e ci si augura che alcuni vengano spostati urgentemente.
Ricordandovi che ho un profilo CMSalute su You Tube vi aggiungo che in rete c'è un video e lo ho visto.
Giocavano dove decenni fa andavo a vedere film di una rassegna cinematografica comunale quando l'albergo si chiamava ancora «Piccolo mondo».
E dove anni fa c'erano tavolini da pizzeria quando la struttura era ancora hotel, ristorante e pizzeria.
Qualche mediatore linguistico culturale e le forze dell'ordine e giovani religiosi e suore, opportunamente abbigliati con mascherine, tute e vestiti, vestiti protettivi, per favore gli spieghi che sono in Italia con regole molto rigide e severe e che non si può fare attività sportiva in luoghi pubblici all'aperto.
Gli si spieghi che le punizioni e le multe sono molto severe ed è necessario rigare dritto.
Così come le forze dell'ordine sono intervenute allo Sperone di Palermo per le grigliate irregilari dei palermitani sui tetti dei palazzi così allo stesso modo devono intervenire in questo luogo di una accoglienza che deve essere «responsabile e sicura».
La neoprefetta di Agrigento collabori per favore con il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella.
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