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martedì 7 ottobre 2025

[Da] L'almanacco letterario dal 19 gennaio di Poe e Camilleri e del 7 ottobre, «La sigla», con le maiuscole, da «Un mese con Montalbano», Calorio, «Message in a Bottle» dei Police, «Manoscritto trovato in una bottiglia», Giava e le Isole della Sonda, il film «Titanic», la nave da carico fantasma - prigione misteriosa, i decrepiti - «Il pozzo e il pendolo», dal racconto al film - La malattia, l'agonia, il sedersi e la perdita dei sensi percepita - Lo stop all'uso di oppio, la tossicodipendenza dopo la morte di Virginia Clemm, il «regno delle ombre», Dio, le ipotesi sulle relazioni extra-coniugali e sul «Signore aiuta la mia povera anima» [Da aggiornare]

L'incipit letterario del racconto breve horror «Il pozzo e il pendolo»



di Edgar Allan Poe,



del 1842:



Impia tortorum longas hic turba furores
Sanguinis innocui, non satiata, aluit.
Sospite nunc patria, fracto nunc funeris antro,
Mors ubi dira fuit vita salusque patent.


[Quatrain composed for the gates of a market to be erected upon the site of
the Jacobin Club House at Paris.]



I was sick—sick unto death with that long agony; and when they at length unbound me, and I was permitted to sit, I felt that my senses were leaving me.



La traduzione del testo in inglese,



in lingua inglese,



suppongo in lingua inglese americana del tempo,



è:



«[Quartina composta per le porte di un mercato da erigere sul sito della Casa club giacobina a Parigi.]

Ero malato - malato fino alla morte con quella lunga agonia; e quando loro finalmente mi slegarono e mi fu permesso di sedere, sentii che stavo perdendo i sensi.  



Da questo racconto di Poe il film dell'orrore,



il film horror 📽,



a quanto mi risulta di pubblico dominio,



«Il pozzo e il pendolo»,



del 1961,



di cui si è occupata la Mgm,



film del bel regista cinematografico,



del produttore cinematografico, Roger Corman,



con sceneggiatura cinematografica non originale,



a quanto pare molto innovativa,



di Richard Matheson,



con colonna sonora cinematografica di Les Baxter,



come ha letto CMColonneSonore, CMMusica



con Vincent Price (Nicholas Medina/Sebastiano Medina),



doppiato da Emilio Cigoli,



con Luana Anders (Catherine Medina),



con il doppiaggio cinematografico in italiano di Fiorella Betti;



con Mary Menzies (Isabella Medina),



con Charles Victor (Bartolomeo Medina),



con Patrick Westwood (Massimiliano),



il cui doppiatore cinematografico è stato qui Luciano De Ambrosis;



con una tortura,



con un'isola.




L'almanacco letterario dal diciannove di gennaio del 1809, 

 

 

 

la data di nascita di Edgar Allan Poe ed Andrea Camilleri,

 

 

 

e del sette di ottobre del 1849,

 

 

 

quando Poe morì.




I racconti polizieschi di Poe ed i romanzi e racconti polizieschi di Camilleri.




I gialli psicologici. 




Vorrei approfondire 

 

 

 

sul racconto «La sigla»

 

 

 

pubblicato nel 1998, 

 

 

 

di Andrea Camilleri,

 

 

 

dalla raccolta di racconti «Un mese con Montalbano», 

 

 

 

con l'assassinio del mendicante Calorio,

 

 

 

a quanto pare,

 

 

 

che avrebbe vissuto nel relitto di un'imbarcazione sulla spiaggia di Marinella,

 

 

 

vi assicuro 

 

 

 

che non ce ne sono 

 

 

 

sulla vera spiaggia di Marinella,

 

 

 

a Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento).

 

 

 

Il commissario Salvo Montalbano lo avrebbe conosciuto

 

 

 

perché si sarebbe già fermato spesso a parlare con lui

 

 

 

di romanzi,

 

 

 

di letteratura,

 

 

 

come ha scoperto CMRomanzi, CMRacconti, CMLibri.

 

 

 

Magari anche di letteratura americana,

 

 

 

aggiungo io?

 

 

 

La polizia scientifica avrebbe rivelato

 

 

 

che la vittima Caloriu avrebbe avuto 

 

 

 

il tempo di tracciare 

 

 

 

sulla sabbia la sigla «POE»,

 

 

 

con le lettere maiuscole,

 

 

 

prima di morire e lasciare questa terra.

 

 

 

Del resto sembra facile 

 

 

 

scrivere 

 

 

 

una sigla di appena tre lettere.




O no?




Il commissario «vigatese» Salvo Montalbano avrebbe capito

 

 

 

che il povero Caloriu 

 

 

 

avrebbe voluto

 

 

 

lasciargli 

 

 

 

un messaggio,

 

 

 

facendo riferimento proprio allo scrittore americano,

 

 

 

al suo testo di cui scrivo nelle prossime righe.

 

 

  

Vorrei dedicarmi, 

 

 

 

infatti, 

 

 

 

anche al racconto breve «Manoscritto trovato in una bottiglia»,




di Poe,




pubblicato per la prima volta il diciannove ottobre del 1833,

 

 

 

tradotto anche

 

 

 

da Elio Vittorini,

 

 

 

approfondire anche su questo racconto americano.




Cosa avrebbe trovato 

 

 

 

questo commissario catanese Salvo Montalbano proprio nel relitto abbandonato a Vigata?

 

 

 

Un messaggio in una bottiglia,

 

 

 

con più fogli,

 

 

 

chissà se simile o no

 

 

 

a quello della canzone «Message in a Bottle»,

 

 

 

del 1979,

 

 

 

del gruppo pop - rock - reggae dei «Police»,

 

 

 

di Sting.

 

 

 

Secondo me no,




perché non credo 

 

 

 

ci possa essere 

 

 

 

una storia simile 

 

 

 

a quella di tutta la vita di Caloriu,




persino con il nome dell'assassino tra le righe.




In «Manoscritto trovato in una bottiglia»,

 

 

 

invece, a quanto sembra, 

 

 

 

l'isola di Giava,

 

 

 

in Indonesia;

 

 

  

il passeggero - narratore di una nave da carico diretta verso le Isole della Sonda,




che non conoscevo,




nell'arcipelago malese.




C'è l'imbarcazione.




La bonaccia e la tempesta.




Una grande onda, 

 

 

 

la nave,




la tolda.




Un vecchio svedese,

 

 

 

il capitano,

 

 

 

i suoi secondi,

 

 

 

il sonno,

 

 

 

le cabine,

 

 

 

i danni alla nave,

 

 

 

il timone fracassato,

 

 

 

la nave ingovernabile,

 

 

 

il Polo Sud,

 

 

 

i raggi del sole,

 

 

 

lo spegnersi dell'astro,

 

 

 

la schiuma non più prodotta del mare in tempesta,

 

 

 

le acque tropicali,

 

 

 

nemmeno fossero le acque atlantiche del film «Titanic»,

 

 

 

con la nave che vaga nelle tenebre.




In «Manoscritto trovato in una bottiglia»

 

 

 

sarebbe minacciata

 

 

 

da onde gigantesche.

 

 

 

Un gigantesco galeone nero su un'onda immensa,

 

 

 

il precipizio,

 

 

 

la nave misteriosa,

 

 

 

il nascondino,

 

 

 

che qui non sembra un gioco;

 

 

 

gli uomini decrepiti,

 

 

 

la nave fantasma - carcere e prigione,

 

 

 

le correnti,

 

 

 

un memoriale e manoscritto,

 

 

 

un vortice.

 

 

 

E la bottiglia.




Quanto alla vita reale di Poe ed ai suoi dintorni vorrei approfondire 

 

 

 

sullo stop all'uso di oppio, 

 

 

 

sulla tossicodipendenza dopo la morte di Virginia Clemm, 

 

 

 

sul «regno delle ombre», 

 

 

 

su Dio in un suo scritto, 

 

 

 

sulle ipotesi sulle relazioni extra-coniugali, 

 

 

 

sul «Signore aiuta la mia povera anima»

 

 

 

Volete visitare,




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la Porto Empedocle/Vigata di Andrea Camilleri,

 

 

 

la Marinella camilleriana?

 

 

 

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Ho visto «Il pozzo e il pendolo» 

 

 

 

su una televisione, Euro Tv,

 

 

 

che, purtroppo,

 

 

 

non posso più vedere 

 

 

 

sulla tv digitale terrestre.

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