Ho letto un articolo di un sito internet in tedesco, le pagine in lingua tedesca di «20 minuti», che ha anche una versione in Ticino. Mi è stato inviato da un amico svizzero grigionese di lingua tedesca.
Nel dibattito sul ritorno alla libertà di circolazione fra Svizzera e stati confinanti di lingua tedesca sono intervenuti sindaci tedeschi del Baden-Württemberg e la Camera di commercio di Zurigo.
Naturalmente e conprensibilmente nessun riferimento alla Francia ed all'Italia, soprattutto ad una delle due Italie, quella della Lombardia e del Piemonte e del Nord dell'Italia della Valle d'Aosta e del Trentino Alto Adige.
Nessun sindaco lombardo (e piemontese, eccetera) o nessuna Camera di commercio lombarda (e piemontese, eccetera) che abbia chiesto la riapertura completa delle frontiere. Comprensibilmente.
I dati epidemiologici della Lombardia sono ancora debolucci e non sono buoni. Comprensibilmente non se ne parla ancora.
In Svizzera si ipotizzano persino le frontiere con l'Italia non completamente aperte per tutta l'estate o si aspettano ancora dati epidemiologici lombardi e piemontesi e italiani del Nord Italia buoni.
Aspettiamo e speriamo ché poi forse si avvera. Sì, la vita è tutta un attendere insieme al comico messinese e siciliano Nino Frassica.
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