It Don't Mean a Thing (If It Ain't Got That Swing) dei Club Des Belugas e Sougue Bechouiya di Saïd Senhaji.
Ma anche il Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2 di Frederic Chopin eseguito da Stéphane Blet, Bitch di Pauline Konrad, Lonely di Yael Nayim, The Bad in Each Other di Feist, Lighthouse di Patrick Watson e Holidays di Mademoiselle.
Laurent Aknin firma Back to the Reality, Sunny Tango, Disillusion e Maya's Dream, Creepy Time, Revelation, Running, Glory Ending.
«Robinson Crusoe» - La colonna sonora di Ramon Djavadi
e «The World Belongs To Us» di Marina Kaye
Non ispira una serenità "disgraziata" questa locandina del film?
Lo avevo visto al cinema di Bardonecchia, in provincia di Torino.
Ero andato lì con i miei nipotini e non ricordo molto di quest'opera. Una come le altre.
Ma utile per fare leggere i bambini ed i ragazzini. Forse.
Sicuramente il brano principale è molto commerciale, tutto da ballare, ma non mi risulta che abbia avuto moltissimo successo.
Voce femminile come numerosissime altre.
Brano molto adatto all'orecchio e simpatico.
Parole del testo qualsiasi, da "viaggio" commerciale.
meritava di più?
E il pubblico non sarebbe andato al cinema o non avrebbe apprezzato?
Grazie, comunque, ai francesi, così vicini all'Alta Val di Susa.
I brani strumentali di Djavadi sembrano essere più raffinati.
Da segnalare Robinson Crusoe.
Quasi messicano Paradise Just Got Better.
The Other World inizia male e poi "recupera".
Molto in stile colonna sonora Pirates, The Real Monsters e The Storm.
Quest'ultimo rende molto bene l'azione, ma sembra una tempesta molto moderata.
Another Day In Paradise mi ricorda, invece, nel titolo, quel classicaccio stupendo della
musica pop che è il brano omonimo di Phil Collins.
Qualcosa di completamente diverso, comunque, molto
reggae.
Molto divertita e leggera, invece, Fresh Water, anche se talvolta un po' "fredda".
Molto bene gli archi e, credo, la chitarra o la marimba (o qualcosa di simile).
Comicia in maniera fintamente cupa Land, Sweet Land.
Crea attesa.
Pathos soddisfatto?
Non credo.
Il brano è finito e non me ne sono neanche accorto.
A Little Snack ha molte percussioni.
Building A Shelter, invece, mi fa ricordare la scena del film.
Tutti quei topi, se ricordo bene, ed una costruzione che sembra un gioco di carte o, ancora meglio, di legnetti appoggiati l'uno sull'altro.
E tanta, tantissima collaborazione.
Brano molto delicato che rende l'idea del fare dei protagonisti.
Ed un po' innovativa è stata l'idea di fare diventare il personaggio di
Venerdì un pappagallo.
Forse un ammiccare ai bimbi che sarebbero andati a vedere il film?
Molto amanti degli animali?
Credo che siano, invece, originali i nomi di Scrubbie, Epi, Pango, Kiki, Carmello e Rosie.
Una libera interpretazione, dunque, del Robinson di Daniel Defoe.
Per quanto mi riguarda io ricordo il primo anno di università Cattolica a Milano quando seguivo il corso stupendo del professor Giovanni Iamartino su questo libro come espressione della cultura borghese.
Come frequenterei quel corso!
Avevo ed ho molta stima di quel docente; insegnava benissimo.
Affascinava con le sue lezioni.
Ma torniamo alla colonna sonora.
Non molto interessanti Tree House e Sea Monsters.
Un titolo del genere fa pensare ad una composizione "orrenda" ed, invece, nulla di tutto ciò.
That's Help In Any Language sembra un titolo internazionalista per una pellicola sicuramente internazionale.
Il brano passa e non ce ne accorgiamo molto.
Scorrono anche Wait For The Signal e I Can't Leave Him.
Degna di nota That Must Have Hurt e con molta azione musicale Shadow Puppets e Going Home.
In conclusione - e riassumendo - una colonna sonora come tante altre ed un film come tanti altri.
Ma il Crusoe, il romanzo, è quel signor romanzo della letteratura mondiale.
Infine un riferimento ai luoghi.
Non si capisce dove si "viaggi".
Sicuramente vediamo un'isola ed il mare.
Così "neutri" e simili a tante isole ed a tanti mari.