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mercoledì 10 gennaio 2024

«Aquaman e il regno perduto», con il personaggio del fumetto, ma anche Wan, Momoa, Nicole Kidman, Sibbett, Johnson-McGoldrick e... chissà se vedrò questo film al cinema

Il film «Aquaman e il regno perduto»,

 

 

 

che potrei vedere al cinema

 

 

 

in via Francesco Crispi,

 

 

 

nella mia Agrigento,

 

 

 

tratto dal fumetto

 

 

 

con il supereroe,

 

 

 

creato da Mort Weisinger.

 

 

 

Per i testi del fumetto. 

 

 

 

E da Paul Norris per i disegni del fumetto.




Con prima apparizione nel novembre del 1941.



 

Questo film d'azione con un regno perduto, invece,

 

 

 

ha un soggetto cinematografico scritto da James Wan. 

 

 

 

Che è anche il regista cinematografico.

 

 

 

Ed il produttore cinematografico.

 

 

 

E, poi, il soggetto è stato elaborato anche da Jason Momoa (anche l'attore cinematografico protagonista,

 

 

 

nel ruolo di Arthur Curry,

 

 

 

altro nome ed alter-ego del protagonista,

 

 

 

quindi, Momoa, uno degli attori cinematografici,

 

 

 

e doppiato da Francesco De Francesco),

 

 

 

da Thomas Pa'a Sibbett e da colui che firma,

 

 

 

da solo,

 

 

 

anche la sceneggiatura cinematografica,

 

 

 

da David Leslie Johnson-McGoldrick.

 

 

 

E chissà che colori ha creato la fotografia cinematografica di Don Burgess.

 

 

 

O quanta azione crei il montaggio di Kirk Morri in questo film d'avventura.

 

 

 

E, soprattutto, che sensazioni di avventura suscitano gli effetti speciali di Mark Holt e di Craig A. Mumma.

 

 

 

O che scenografie cinematografiche hanno ideato e progettato Bill Brzeski e Sahby Mehalla.

 

 

  

Sappiate anche che, a prima impressione, 




non mi piacciono molto i costumi cinematografici di Richard Sale.




Quanto agli altri interpreti cinematografici, 

 

 

 

agli altri attori cinematografici,




chissà se avrò sorprese,




ammesso che vada a guardare questo film con un mondo fantastico;

 

 

 

chissà se da Patrick Wilson (Orm Marius/Ocean Master),

 

 

 

il cui doppiatore cinematografico qui è Gabriele Sabatini;

 

 

 

da Yahya Abdul-Mateen II (David Kane/Black Manta),

 

 

 

la cui voce italiana è qua di Jacopo Venturiero;

 

 

 

da Randall Park (il dott. Stephen Shin, 

 

 

 

il dottor Stephen Shin),

 

 

 

che in lingua italiana in questo lungometraggio ha la voce di Riccardo Scarafoni;

 

 

 

da Dolph Lundgren (un primo re, 

 

 

 

il re Nereus),

 

 

 

speriamo con «regale» doppiaggio cinematografico di Alessandro Rossi;

  

 

 

da Temuera Morrison - che si presenta fisicamente molto bene (Tom Curry),

 

 

 

e chissà come ha reso la sua voce Dario Oppido;

 

 

 

da Vincent Regan (Atlan),

 

 

 

da Pilou Asbæk (un altro re, 

 

 

 

il re Kordax),

 

 

 

da Jani Zhao (Stingray).

 

 

 

Vi è, infine, un terzo sovrano,

 

 

 

il re dei Brine,

 

 

 

doppiato in inglese da John Rhys-Davies,

 

 

 

ed in italiano da Edoardo Stoppacciaro.

 

 

 

Quanto alle attrici cinematografiche, Amber Heard è Mera, 

 

 

 

la cui doppiatrice cinematografica è Francesca Manicone;

 

 

 

una regina, 

 

 

 

la regina Atlanna, 

 

 

 

è la notissima Nicole Kidman,

 

 

 

di cui non mi è piaciuto assolutamente il ricorso all'utero in affitto,

 

 

 

ed appoggio la richiesta di papa Francesco che chiede il divieto universale, 

 

 

 

il divieto in tutto il mondo, 

 

 

 

dell'utero in affitto.

 

 

 

E, chissà, comunque, se altre volte Chiara Colizzi abbia doppiato la voce della Kidman.




E, tornando a questa pellicola, un'altra attrice cinematografica è Indya Moore (Karshon).

 

 

 

E volete visitare, insieme al mio blog CMTempoLibero, la Agrigento dei set cinematografici, 
 
 
 
città in cui chissà se vedrò questo film al cinema?
 
 
 

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oppure in conclusione della colonna destra di questo blog 




(se non cambierò l'impostazione grafica).

 

 

 

Grazie al «Portale Cinema»

 

 

 

dell'enciclopedia in rete Wikipedia.   




Ed un altro «Aquaman» era stato trasmesso sulla tv italiana,

 

 

 

sulla televisione italiana,

 

 

 

su Italia 1.

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