Le jacarande della Valle dei templi e del viale della Vittoria, Hardcastle, lo scempio alla villa del Sole (chissà se si è salvato il cedro del Libano), il ficus di Bonamorone, Porta di Ponte e... chissà com'è il «Pinus Strobus» - Tano Siracusa, Nino Cuffaro, Elio Di Bella e Lia Rocco

Nel mio centro di Agrigento, 

 

 

 

in un circolo non ho mai assistito a nessun incontro e dibattito politico-culturale su questa villa agrigentina, 

 

 

 

al Circolo Empedocleo, 

 

 

 

di piazza San Giuseppe,

 

 

 

di piazza San Giuseppe 9,

 

 

 

non sono riuscito a partecipare alla discusione su uno scempio. 

 

 

 

Sullo scempio della Villa del sole di Agrigento: 

 

 

 

sulla devastazione e sulle prospettive di rinascita. 

 

 

 

Chissà quali analisi sugli effetti nefasti - concordo pienamente sul giudizio - 

 

 

 

di quanto accaduto alla Villa del Sole e quali possibili percorsi sono stati delineati per la sua rinascita.

 

Buon lavoro a Tano Siracusa;

 

 

 

a Nino Cuffaro, 

 

 

 

al segretario del circolo Pd «Vittoria Giunti»

 

 

 

di Agrigento;

 

 

 

al professore Elio Di Bella ed all'attrice agrigentina Lia Rocco.

 

 

 

E non so cosa sia il Pinus Strobus, 

 

 

 

che, forse, crescerebbe nel giardino di Porta di Ponte.

 

 

 

Di fronte alla Biblioteca comunale Franco La Rocca.

E devo capire quale sia il ficus di Bonamorone,

 

 

 

fra tutte le piante.

 

 

 

Credo di averlo capito.

Chissà se sia vero che sotto questo ficus abbiano trovato frescura le truppe del generale Giuseppe Garibaldi. 

 

 

 

E devo individuare anche le jacarande del viale della Vittoria, 

 

 

 

che sarebbero state fatte arrivare ad Agrigento dall’Africa, 

 

 

 

chissà da quale Paese africano,

 

 

 

e da quali città,

 

 

 

grazie all’interessamento del mecenate londinese, 

 

 

 

del mecenate britannico sir Alexander Hardcastle, 

 

 

 

che ne avrebbe fatte piantare alcune,

 

 

 

anche nella Valle dei templi. 

 

 

 

Ed il cedro del Libano, 

 

 

 

sotto la via Francesco Crispi. 

 

 

 

Forse vero che sia stato donato alla città dal Re nell’Ottocento, 

 

 

 

durante una sua visita ufficiale, 

 

 

 

e piantato in suo onore in quello spazio dove oggi sorge la Villa del Sole?

 

 

 

Cosa scrivono le fonti storiche ed i documenti storici e giornalistici dell'epoca?

 

 

 

Chissà se, fra le piante «compagne» di spazio in questa villa, 

si sia salvato questo cedro, 

e sia rimasto ancora lì.

 

 

 

Quindi i cedri quasi a fianco della Banca d’Italia ad Agrigento - e non ho capito benissimo quali siano.

 

 

 

La palma di Porta di Ponte. 

E volete visitare, insieme al mio blog CMTempoLibero, il centro di Agrigento, compresi il Circolo Empedocleo, il giardino di Porta di Ponte, il Viale della Vittoria, anche la Agrigento di Hardcastle,

 

 

 

allontanandosi, persino, verso Bonamorone?

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Grazie al giornalista Lorenzo Rosso su un sito internet di notizie agrigentine,

 

 

 

ed anche alla pagina «Politica» 

 

 

 

su AgrigentoOggi.

 

 

 

Ed incontro sullo scempio alla Villa del Sole oggi, 

 

 

 

stasera, 

 

 

 

questo sabato venti di gennaio del 2024, 

 

 

 

alle diciassette e trenta, 

 

 

 

alle cinque e mezza della sera invernale.