Che ne pensiamo del quadro di Paul Cézanne nel film «Un marito per Cinzia»?
Non c'era una sorta di discesa relativamente ripida verso una spiaggia ed il mare oppure no?
Questi gli scomparsi del sei di dicembre:
1926 – Claude Monet: mi piace il celebre quadro,
«Impressione. Levar del sole».
Forse ci vado,
avevo cercato di scrivervi anni fa...
Ad una mostra con quadi di Cézanne,
di Edgar Degas,
di Paul Gauguin,
di Édouard Manet,
di Claude Monet,
di Pierre-Auguste Renoir,
di Henri Matisse,
di Camille Pissarro,
ma non ero riuscito ad andarci!
La mostra si chiamava Gauguin e gli Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard e non ero riuscito ad andarci fino al ventisette di gennaio del 2019,
di sei anni fa,
a Palazzo Zabarella di Padova,
curata da Anne-Brigitte Fonsmark e da Fernando Mazzocca (professore ordinario di Museologia e critica artistica e del restauro all’Università di Milano).
A Padova se n'era occupata la Fondazione Bano.
Dietro la presenza di questi quadri in Danimarca ci sono un banchiere ed assicuratore, Wilhelm Hansen,
sua moglie Henny ed il critico d'arte Théodore Duret.
Ed una vicenda «triste»
con riscatto:
il fallimento del «suo» istituto,
la Landmandsbanken (la banca danese degli agricoltori),
poi ripresasi.
Separazione dalla collezione e poi riacquisto con «shopping» successivo,
acquisti successivi:
le nuove acquisizioni del Ritratto di George Sand di Eugéne Delacroix ed una Marina a Le Havre di Monet.
Il mondo è bello perché è vario...
E fra i nuovi arrivi dell'epoca c'era anche un piccolo pastello di Degas con una ballerina che si abbassa per aggiustarsi la scarpetta.
Credo di averlo visto sere fa.
Già appartenuto a Paul Gauguin (aveva disegnato il pastello sullo sfondo di una delle sue immagini di
fiori)
fu comprato nel 1931 dal politico e
scrittore danese Edvard Brandes,
che lo aveva avuto
da sua cognata,
da Mette Gauguin.
Quanto a queste opere il Ritratto di George Sand di Delacroix non mi piace molto,
non mi affascina più di tanto.
Credo che mi piacerà, invece, la Marina a Le Havre visto che mi piacciono le opere di Monet su Le Havre.
Non male,
ma nulla di particolare, la Ballerina che si allaccia una scarpetta.
In esposizione anche Adamo ed Eva, Ritratto di giovane donna (Vaïte Goupil), La piccola sogna (1881), Paesaggio a Pont-Aven (1888) e Alberi blu. Verrà il tuo turno, bellezza! (1888)
di
Paul Gauguin; Le bagnanti di Paul Cézanne del 1895;
il Ponte di Waterloo, La strada di Chailly attraverso la foresta di Fontainebleau (1865)
e Waterloo Bridge, Overcast (1903)
di Claude Monet;
gli Alberi di prugne in fiore, Bougival (1873) e Rue Saint-Lazare di Camille Pissarro; Ritratto di Signora di Renoir;
una natura morta di Henri Matisse.
Il primo in quel suo stile tipico;
la ragazza nel secondo sembra una cattiva ragazza di oggi,
malgrado il suo vestito; Le bagnanti di Cézanne sembrano quasi cubismo.
E che dire del ponte londinese secondo Monet?
Tanta nebbia che questa volta piace!
Dà, invece, serenità il paesaggio con prugni dal punto di vista di Pisarro e domina il primo piano nel Ritratto di Renoir con il bianco e il rosso (ed altri colori).
E siete mai stati al Museo Ordrupgaard di Copenaghen?
O alla Cappella degli Scrovegni di Padova?
Grazie a Telerent 7Gold (Telerent 7G)
per avere trasmesso questo film americano.
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