Nella novella «Il capretto nero»
di Luigi Pirandello c'è uno dei libri - guide turistiche Baedeker,
che esistono ancora,
c'è il riferimento all'Inghilterra,
c'è un altro riferimento,
un ulteriore riferimento,
ad un nobile inglese, britannico,
c'è la Sicilia,
c'è Girgenti,
ci sono gli avanzi dell'antica città dorica di Akragas,
nella Valle dei templi della mia Agrigento.
Ci sono i mandorli in fiore,
con i fiori bianchi.
C'è il Canale di Sicilia,
il mare africano,
che è anche il Mar Mediterraneo,
il mare europeo.
C'è l'Hôtel des Temples,
che oggi è sede della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento,
una delle sedi del Polo universitario di Agrigento,
la più bella.
La «misera cittaduzza d'oggi»
forse sarà tanto povera come altre,
forse meno di altre,
ma sa essere affascinante
- ed ha inglobato questo albergo e grand'hotel,
che non è più in piena ed aperta campagna,
ma,
comunque,
in luogo pur sempre «amenissimo»:
«Lo scorso aprile, seguendo il solito itinerario tracciato dal Baedeker per un viaggio in Italia, Miss Ethel Holloway, giovanissima e vivacissima figlia di Sir W. H. Holloway, ricchissimo e autorevolissimo Pari d'Inghilterra, capitò in Sicilia, a Girgenti, per visitarvi i maravigliosi avanzi dell'antica città dorica. Allettata dall'incantevole piaggia tutta in quel mese fiorita del bianco fiore dei mandorli al caldo soffio del mare africano pensò di fermarsi piú d'un giorno nel grande Hôtel des Temples che sorge fuori dell'erta e misera cittaduzza d'oggi, nell'aperta, campagna, in luogo amenissimo».
«Il capretto nero» pirandelliano
dalla raccolta «Novelle per un anno»,
le novelle pirandelliane.
Nessun commento:
Posta un commento