Chitarra per Roberto Albin, uno dei due attori,
anche chitarrista in La giara di Luigi Pirandello.
Magari mancava il cunto siciliano...
E si notava una certa medietà tipicamente svizzera, non intesa in senso negativo, ma semplicemente descrittivo. Svolgere bene il proprio compito. Punto.
Clima cordialissimo al teatro, alla cassa, persino familiare in questo teatrino con i figlioletti di uno degli attori che partecipano agli applausi finali. E gli attori che chiacchierano all'aperitivo gratuito post-spettacolo. Emanuele Santoro molto più "radiofonico" e "da audiolibro"
nella lettura dei dialoghi di don Lolò Zirafa molto più
che in quelli di zì Dima Licasi e degli altri personaggi.
Ottima la mimica di Albin. E don Lolò si chiama don Lollò nelle Novelle per un anno.
Prossimo spettacolo Il tartufo di Molière secondo il Piccolo Teatro di Locarno con adattamento e regia di Katya Troise.
Poi l'uno ed il due febbraio 2020 (sabato alle 20.45 e domenica alle diciassette) nuovamente Emanuele Santoro e Roberto Albin e di nuovo un recital, una lettura. L'uomo dal fiore in bocca.
È un colloquio fra un uomo che si sa condannato a
morire fra breve, e per questo medita sulla vita con urgenza
appassionata, e uno come tanti, che vive un'esistenza convenzionale,
senza porsi il problema della morte.
Durata circa cinquantacinque minuti.
Infine potete vedere anche un'altra foto su CMLibri su Twitter (ed anche su Swarm).
E, se volete vedere numerose altre immagini, c'è anche la mia bacheca CMTeatro su CMLibri @ Pinterest - anche con questa fotografia.
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