Comincia con una signora la mia analisi
dell'incipit del racconto «Il gatto e il cardellino»
di Andrea Camilleri:
si chiama Erminia Tòdaro, ha ottantacinque anni ed è «mogliere», moglie - la prima parola in siciliano del racconto breve - di un ex ferroviere pensionato.
Poi un'abitudine che inizia con la parola siciliana «niscì», «uscì», l'uso del passato remoto, tipico delle opere narrative.
E poi l'abitudine vera e propria: «come tutte le matine da casa», laddove «matine» corrisponde a «mattine».
In realtà le abitudini sono due: andare prima ad assistere alla Santa messa, alla «Santa Missa» e, dopo, «didoppo», fare la spesa, «spisa», al mercato.
Fra gli attori televisivi di «Il gatto e il cardellino» anche Giovanni Guardiano e Roberto Nobile.
E volete visitare Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento),
la città natale di Andrea Camilleri, Vigata, insieme al mio blog CMTempoLibero?
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