I circhi alla Valle in passato ed al Villaggio Mosè presto - E gli animali che dovevano mangiare durante la serrata Covid anni fa

Torna un circo, al viale Cannatello, 

 

 

 

al Villaggio Mosè,

 

 

 

qui ad Agrigento, 

 

 

e meglio per me perché non ero riuscito ad andarci e questa volta potrei anche scrivervene su CMViaggi su Facebook (profilo qui)

 

 

 

 e su Instagram (qui).

Non so quando ci andrò e mi dispiace che ci siano gli animali - i cavalli, l'ippopotamo, l'elefante, la tigre e la giraffa - 

 

 

 

ed anche, in particolare, gli animali acquatici, 

 

 

 

come la foca.

 

 

 

E volete visitare Agrigento insieme al mio blog CMTempoLibero?

 

 

 

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Buon lavoro al consigliere comunale di Agrigento Nello Hamel, 

 

 

 

ma anche al Circo M. Orfei

 

 

 

e pure ad Alessia Bongiovì e Roberta Zicari e ad AgrigentoOggi. 

 

 

 

Ed ecco quanto non ero riuscito a scrivervi anni fa.

 

 

 

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Ed il dieci di settembre di anni fa, qui ad Agrigento, ai piedi del Tempio di Giunone, 

 

 

 

sei compagnie circensi, 

 

 

 

il Circo M.Orfei, 

 

 

 

della famiglia di Darix Martini, 

 

 

 

il Circo Greca Orfei, 

 

 

 

della famiglia Mavilla, 

 

 

 

il Circo Sandra Orfei, 

 

 

 

della famiglia Vassallo, 

 

 

 

l'Happy Circus, 

 

 

 

della famiglia Medini, 

 

 

 

il Circo Acquatico Torres, 

 

 

 

della famiglia Torregrossa, 

 

 

 

ed, infine, il Circo acquatico Dell'Acqua, 

 

 

 

della famiglia Dell'Acqua, 

 

 

 

che erano rimaste bloccate sull'isola, in Sicilia, durante il periodo della serrata, del lockdown, 

 

 

 

avevano dato vita ad una serata speciale di ringraziamento. 

 

 

 

Nei confronti della Coldiretti Sicilia, per l'aiuto ed il sostegno ricevuto, attraverso uno spettacolo circense.

 

 

 

Avevano fatto tutto per ricominciare.

 

 

 

E buon lavoro a «Il mondo delle scarpe» ed a Cicerone Immobiliare.

 

 

 

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Potrei andare a questo circo M. Orfei un giorno fra mercoledì diciannove di luglio e lunedì sette di agosto di questo 2023.

 

 

 

Quasi sicuramente non il ventiquattro di luglio di questo 2023,

 

 

 

né il venticinque.

 

 

 

Preferirei le diciotto, 

 

 

 

le sei del tardissimo pomeriggio.

 

 

 

O anche le ventuno e quindici, se non ci sono altri eventi culturali.