Nel primo trailer della serie televisiva «Due novembre»
l'attore televisivo Antonio Damaso di Agrigento.
E nelle prossime righe un Antonio Damaso, non so se la stessa persona o un altro uomo.
c'era stata, infatti, una protesta anni fa,
negli anni dell'epidemia mondiale di Covid,
contro il dpcm Conte sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti e la chiusura totale di palestre.
Aveva partecipato Vincenzo Lauricella, uno degli organizzatori della manifestazione.
Alla manifestazione avevano partecipato anche la delegazione del «Movimento degli imprenditori di Siculiana»
ed anche una scuola di danza.
Antonio Damaso. «Ci sono delle attività che hanno fatto fatica ad aprire, e adesso se ci sarà un nuovo lockdown rischiano di non aprire più», aveva detto Antonio Damaso.
«Una provincia come Agrigento, provincia più povera d’Italia, non si può permettere il lusso di chiudere. Non crediamo più alla cassa d’integrazione, non crediamo più ai 600euro, a tutte quelle agevolazioni che lo Stato promette di dare ai lavoratori».
Diceva questo.
Oggi la situazione è cambiata notevolmente.
E si era tenuta una seconda manifestazione, organizzata dal movimento «Italia si desti»
vicino alla Prefettura di Agrigento,
anche con artisti del mondo del teatro e dello spettacolo,
per consegnare all'ex prefetta di Agrigento, Maria Rita Cocciufa,
un documento unitario.
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