Ottimo che siano stati recuperati nella mia Agrigento,
dai fondali di San Leone (vi faccio il bagno di tanto in tanto),
i primi cannoni (quando gli altri?) e un’ancora in ferro del relitto di Scoglio Bottazza - non so dove sia precisamente.
Vorrei tanto vederli in esposizione.
I resti di una nave commerciale armata,
presumibilmente di epoca tardo rinascimentale,
giacente a circa quindici metri a ridosso della secca omonima presso la foce del fiume Naro - chissà se potranno recuperare anche questi resti o se è molto difficile e quasi impossibile o impossibile.
E più o meno ho capito dove.
Il recupero è stata effettuato in maniera congiunta dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana,
dalla Guardia costiera di Porto Empedocle e dal Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri di Porto Empedocle.
Il progetto è stato finanziato con risorse del Fondo per la coesione e lo sviluppo 2014-2020 e sono soldi che vengono spesi benissimo per la cultura.
I reperti, che si aggiungono a quelli già recuperati nel 2007 - di cui, forse, ricordo qualcosa,
e custoditi nella Soprintendenza del mare,
saranno restaurati nei laboratori del Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.
E, se volete visitare con il mio blog CMTempoLibero la Agrigento archeologica,
scrivetemelo su CMViaggi su Twitter (pagina qua),
su Pinterest (il mio profilo con foto e video),
su Hubhopper (mio audioprofilo).
su You Tube (videoprofilo),
su Google Maps,
e su altre reti sociali, come su Swarm e Foursquare,
E potete seguirmi non soltanto là sui cosiddetti social network, ma anche qua su Blogger/Blogspot
così come, tramite alcuni dei tag qui sotto a fine articolo
oppure attraverso le
etichette in conclusione della colonna destra di questo blog,
potete leggere moltissimo altro.
Nessun commento:
Posta un commento