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martedì 19 settembre 2023

«L'almanacco letterario di CMLibri»: Mariangela Melato in «Vestire gli ignudi» - «Così è (se vi pare)» di Pirandello, il «David Copperfield», Romeo e tre «Nastri d'argento» di Giancarlo Giannini

Non avevo visto quella commedia teatrale in tre atti «Vestire gli ignudi»,
 
 
 
di Luigi Pirandello con la regia teatrale di Giancarlo Sepe,
 
 
 
già impegnato con il «Così è (se vi pare)».
 
 
 
Con l'attrice teatrale Mariangela Melato, 
 
 
 
l'istitutrice Ersilia Drei
 
 
 
da un fatto di cronaca dei tempi di Pirandello,
 
 
 
con un abito azzurro, 
 
 
 
forse in stile anni Venti,
 
 
 
 
e con Luigi Diberti (il console italiano),
 
 
 
con Renato Scarpa (lo scrittore Ludovico Nota).
 
 
 
E con Daniele Griggio (l'ex tenente di vascello Laspiga della Marina militare, 
 
 
 
l'ex fidanzato di Ersilia Drei),
 
 
 
con Anna Menichetti (l'affittacamere), 
 
 
 
con Carlo Colombo (il giornalista) 
 
 
 
e con Stefania Bifano (la cameriera Emma).

 
 
Con riferimento, 
 
 
 
a quanto pare, 
 
 
 
al cinema dei melodrammi di Douglas Sirk.



Ci sarebbero stati - con scenografia teatrale, scene e costumi di Paolo Tommasi - 
 
 
 
una scaletta esterna,
 
 
 
uno stanzone con numerosi libri gettati qui e lì a caso,
 
 
 
qualche sedia e finestroni altissimi,
 
 
 
dai quali si sarebbe visto un gran palazzo,
 
 
 
in aggiunta a numerose finestre e muri scrostati.
 
 
  
I personaggi sarebbero giunti dall'ombra, 



dal buio,



con voci confuse e concitate fuori dalla porta.
 
 
 
Grazie a Maria Grazia Gregori sulla pagina «Cultura Spettacoli»  
 


del giornale e quotidiano «L'Unità»
 
 
 
di venerdì dodici di aprile del 1985.
 
 
 
«L'almanacco letterario di CMLibri»: E Mariangela Melato era nata il diciannove di settembre del 1941 a Milano. 
 
 
  
E con Mariangela Melato un film per cui fu dato il primo Nastro d'argento a Giancarlo Giannini, 
 
 
 
nel 1972, 
 
 
 
«Mimí metallurgico ferito nell'onore»,
 
 
 
di Lina Wertmüller, 
 
 
 
con Turi Ferro e Tuccio Musumeci. 
 
 
 
Nel film la Sicilia e un candidato della mafia
 
 
 
il chiacchiericcio secondo cui il protagonista sarebbe omosessuale. 
 
 
 
Il secondo Nastro d'argento con «Film d'amore e d'anarchia, ovvero: stamattina alle 10, in via dei Fiori, nella nota casa di tolleranza...» 
 
 
 
della Wertmüller; 
 
 
 
il terzo per «La stanza dello scirocco». 
 
 
 
E poi in tv Giannini nel «David Copperfield» 
 
 
 
da Charles Dickens. 
 
 
 
Anche Romeo con Franco Zeffirelli.
 
 
 
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