Del sociologo polacco di cultura ebraica all'Università di Leeds (Inghilterra, Regno Unito) i libri «Vita liquida» e «Amore liquido» (entrambi Laterza). Grazie al sito Bologna forense.
La sociologa agrigentina Antonella Gallo Carrabba, responsabile del centro antiviolenza «Telefono Aiuto»: «Il sociologo polacco Bauman ha definito la famiglia come “famiglia liquida” perché i contorni dei ruoli e i confini delle relazioni interne sono diventati labili, sfumati e difficili da definire.
I genitori sempre – continua Gallo Carrabba – più spesso esprimono comportamenti polarizzati di accudimento e affetto, ma anche di distrazione e distanza, e così facendo costruiscono con i loro i figli una comunicazione povera, fatta di tanti like che non lasciano però tracce dentro, troppo spesso dentro quelle relazioni c’è solo un silenzio assordante.
Un rimedio è sicuramente l’ascolto, non bisogna solo controllare i propri figli ma è necessario ascoltarli, creare delle occasioni di dialogo all’interno del contesto della famiglia, ma soprattutto avere il polso di quello che è il loro stato emotivo.
Non minimizzare l’atto violento e non delegare alla società quello che è invece il ruolo che la genitorialità dovrebbe avere».
Non sono padre. Posso soltanto scrivere da insegnante che alcuni ragazzi sono davvero tremendi.
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