Chissà se riuscirò a giocare ad Empaville,
un gioco di ruolo progettato per far emergere i conflitti tipici tra le generazioni,
tra le culture,
tra gli status differenti,
tra le condizioni differenti.
E non ho trovato ulteriori informazioni su Empaville a Catania.
Sulla prima tappa di Empaville in Sicilia,
e neanche su questo gioco di ruolo europeo né ad Paternò (Ct - provincia di Catania),
la terza tappa prevista,
né ad Avola (Sr - provincia di Siracusa),
la quarta tappa programmata,
neanche a Partinico (Pa - provincia di Palermo),
il quinto appuntamento in programma,
e neppure a Sant'Agata di Militello (Me - provincia di Messina),
l'ultima cittadina di destinazione,
ma più o meno so come e dove andrà il tour qui,
e, se volete visitarlo,
insieme al mio blog CMTempoLibero,
da tutte queste città e dall'intero mondo
scrivetemelo su CMGiochi su Facebook (pagina qui),
su Pinterest (pagina qua con foto),
già Twitter (profilo qui),
su altre reti sociali:
su Swarm e Foursquare,
su TikTok.
Devono essere stati ottimi momenti perché durante il gioco,
i partecipanti venivano divisi per tavoli
e, magari faccenda più idealistica e meno realistica,
erano invitati a discutere ed elaborare proposte per migliorare una città immaginaria,
assumendo il ruolo,
il comportamento,
le caratteristiche di un abitante-tipo
- magari quest'ultimo aspetto sembra essere più pratico e realistico.
Interessante anche che,
soltanto se guidate bene,
le proposte elaborate venivano presentate e discusse in una assemblea plenaria,
infine votate da tutti i partecipanti per stabilire quale o quali progetti venivano realizzati con il budget disponibile.
In fondo è la democrazia del consenso e dell'amministrazione realistica,
se davvero realistica e connessa all'economia,
non alla propaganda economico-politica,
alla finzione che nasconde,
agli sprechi,
al dispendio teorico e non pratico.
Buon lavoro, dunque, anche a chi si occupa dell’iniziativa del progetto «Spendiamoli insieme»,
di cui non sapevo nulla fino a giorni fa,
realizzato da Parliament Watch Italia,
mi sono sconosciuti,
con soci e partner locali agrigentini Agorà Mundi,
noti in città,
ma non conosco quasi nessuno di loro,
soltanto un loro professore e docente,
conosco uno di loro;
e poi c'è la collaborazione del mio Comune per il quale voto,
del Comune di Agrigento.
Ma anche del Comune di Porto Empedocle.
E del Comune di Realmonte,
tutti che lavorano al bando «Realizziamo il cambiamento con il Sud»,
con il sostegno della Fondazione «Realizza il cambiamento»,
non mi è nota,
della Fondazione «Con il Sud»,
un po' conosciuta qua sul territorio,
con ActionAid International Italia ETS,
il noto gruppo ActionAid.
Credo che per me,
se non ci fosse stata questa comunicazione prolissa,
se la comunicazione fosse stata più essenziale,
più stringata,
più riassuntiva,
questo Empaville,
sarebbe stato un gioco magari non essenziale ed importantissimo,
ma, comunque, da provare,
un’occasione di divertimento,
e, soprattutto, capire cos’è un bilancio
partecipativo nei suoi elementi più importanti,
il che non è centrale nella mia vita,
ma mi sarebbe piaciuto approfondire,
se non ci fossero state troppe parole di presentazione.
Ed auguro a Stefano Stortone di BiPart - cos'è? -
una proficua attività.
Ottimo che ci sia stata la discussione,
la progettazione,
la votazione su come migliorare la vita della propria comunità,
alla quale non credo molto,
perché, partendo dal saggio «L'umorismo»
di Luigi Pirandello,
credo fortemente e moltissimo nella presenza dell'altra faccia della medaglia.
E buon sorriso a tutti ed a tutte,
soprattutto quando non è falso,
con le modalità tipiche del gioco,
anche con un tema ostico e poco conosciuto come la democrazia partecipata,
suppongo sia la democrazia alla quale partecipano i cittadini.
Sappiate anche che Parliament Watch Italia è l'associazione ideatrice del progetto «Spendiamoli insieme».
Buone assemblee pubbliche ed incontri informativi a loro
e chissà quali siano i loro territori-pilota,
presumo che siano questa grande città etnea,
queste città e questi paesi siciliani.
Buona attività di sensibilizzazione e di sperimentazione a loro, dunque,
anche con una partita all'Empaville europeo.
Per sperimentare,
giocando,
con il gioco,
le dinamiche sociali alla base del successo o dell’insuccesso dei processi di partecipazione.
Io non ho partecipato, purtroppo,
per troppa comunicazione di un'attività non essenziale.
Buon lavoro agli studenti,
io per fortuna non lo sono più;
alle cittadine,
ai cittadini,
e spero che ritornino per scoprire qualcosa in più,
quando riciclerò questo testo già scritto,
per divertirmi,
sulla democrazia partecipata europea;
se non ritornano,
pazienza,
per me ci sono anche priorità più importanti.
Grazie al sito d'informazione agrigentina Scrivo libero.
L’appuntamento non è stato questa volta per me questo venerdì diciannove di aprile del 2024,
forse potrebbe anche andare bene alle sedici,
alle quattro del pomeriggio primaverile,
ma replicato un'altra volta,
dato che ci sono troppe iniziative e troppa iniziativa culturale,
altrimenti,
se non lo fanno più,
come, probabilmente,
sono pronto a scommettere,
accadrà,
alla Biblioteca comunale Franco La Rocca di piazzale Aldo Moro,
ad Agrigento,
per una partita a cui avrebbero,
forse, sembra,
preso parte i cittadini,
gli studenti in mediazione culturale,
selezionati insieme ad Agorà Mundi Onlus,
e persone straniere che vivono nell’Agrigentino,
coinvolte dall’associazione Acuarinto.
E chissà cosa significa,
in termini molto pratici e concreti,
avviare il percorso per l’attivazione del processo di democrazia partecipata 2024.
In coclusione, il mio augurio di una proficua e buona attività a Marco Vullo,
all'assessore alle politiche sociali del Comune di Agrigento.
E da tre - quattro giorni fa, dal diciotto al ventiquattro di aprile del 2024,
ancora per cinque giorni,
ed. ovviamente, non viaggerò mai e poi mai per un tale progetto,
perché non ne vale assolutamente il tragitto e lo spostamento ed i costi,
il tour in sei tappe «Facciamo una partita a Empaville! Il gioco di ruolo della democrazia partecipata».
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