Lettori fissi

You Tube: CMMusica, CMLibri, CMViaggi e CMGiardinaggio!

Seguite CMViaggi su Pinterest

Spotify for Podcasters - CMViaggi, CMLibri, CMRicette, CMMusica e CMSalute

CMViaggi CMLibri CMRicette CMMusica CMSalute

CMLibri su Tumblr

CMLibri su Tumblr

Bloglovin' - CMTempoLibero - CMRicette

Bloglovin' Follow Follow

mercoledì 5 luglio 2023

Anche con Sara Adamo l'estemporanea di pittura «Calogero, il Santo anch’egli immigrato divenuto agrigentino» al santuario di San Calogero della mia città - E la biblioteca «Ludovico II De Torres» a Monreale, una chiesa di Castelvetrano, l’Istituto magistrale «Regina Margherita» di Palermo ed una riconsegna alla chiesa di San Domenico di Agrigento

Siccome conosco una delle espositrici vorrei andare all’estemporanea di pittura «Calogero, il Santo anch’egli immigrato divenuto agrigentino» al sagrato del Santuario di san Calogero,

 

 

 

qui in piazzetta San Calogero

 

 

 

in centro ad Agrigento, la mia città,

 

 

 

a cura dell’Accademia di belle arti Michelangelo.

 

 

 

Fra gli eventi collaterali della festa di San Calogero di Agrigento.

 
 
 
E buona pittura a Sara Adamo!
 
 
 
Pensiamo tutti noi a san Calogero!
 
 
 
Quanto a questa esposizione vi ho scritto su quando potrei andare oggi, ve ne ho scritto alla fine di questo testo.
 
 
---
 
 
 
E non ero riuscito ad occuparmi di una buona notizia di tre anni fa e, finalmente, ne scrivo qui sotto, non soltanto su questa chiesa di San Calogero
 
 
 
ma anche su un'altra chiesa agrigentina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eccovela, questa buona notizia: 
 
 
 
06.06.2020 Ottimo che c'erano anche cinque dipinti
 
 
 
cinque dipinti preziosi, rubati al santuario di San Calogero ed alla basilica e chiesa con-cattedrale di San Domenico di piazza Pirandello e via Orfane
 
 
 
tra le opere che erano state recuperate dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Palermo. 
 
 
 
 
 
 
Per fortuna nessuno scavo clandestino, dunque, ad Agrigento, ma, purtroppo, ce n'erano stati in Sicilia;
 
 
 
c'erano stati furti di beni culturali, come vi avevo scritto, poi ritrovati,
 
 
 
ma non contraffazione di opere d’arte nella mia città di Agrigento (in Sicilia, invece, sì).
 
 
 
E chissà se ancora la ricerca archeologica clandestina rappresenta la più grave forma di aggressione al patrimonio culturale siciliano. 
 
 
 
Mi auguro di no.
 
 
 
Ottimo che nel 2019 l’attività del Nucleo Tpc ha portato al sequestro di duecento e settantuno reperti archeologici trafugati in modo illegale
 
 
 
e che i furti di beni culturali erano diminuiti nel 2019, sull’intero territorio siciliano, ed erano stati sedici in quell'anno, mentre nel 2018 erano stati diciotto. 
 
 
 
Gli obiettivi più colpiti erano i luoghi privati e quelli di culto.



Inoltre, per quanto riguarda l’attività di contrasto al fenomeno della falsificazione delle opere d’arte, dopo controlli su siti web dedicati all’e-commerce, al commercio elettronico, erano state sequestrate tredici opere contraffatte.
 
 
 
La strategia di intervento del nucleo si era articolata lungo due direttrici fondamentali: 
 
 
 
l’attività di prevenzione, rappresentata dalle attività ispettive, 
 
 
 
e l’azione di contrasto, sviluppata con le indagini di polizia giudiziaria. 
 
 
 
I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese, alla Regione Sicilia, per garantirne la pubblica fruizione.



E chissà quali sono i dati del 2022.



Monreale
 
 
 
Alla Biblioteca «Ludovico II De Torres» del seminario arcivescovile di Monreale era stato consegnato un libro prezioso che, secondo quanto ho letto, risalirebbe al 1580 e riporterebbe sul frontespizio la scrittura a mano «L. Archiepisc. Montisregal».
 
 
 
L’opera, a quanto pare, era stata rubata nel 1987 alla stessa biblioteca - che non avevo visitato numerosissimi anni fa, quando ero stato a Monreale. 
 
 
 
Castelvetrano
 
 
 
Alla chiesa di San Domenico di Castelvetrano era stato, invece, riconsegnato un dipinto, un olio su tela, che sarebbe dell'epoca del XVII secolo, del Seicento, e raffigurerebbe la «Visitazione della Madonna» e sarebbe stato rubato nel 1982.
 
 
 
Ottimo il ritrovamento dopo moltissimo tempo.
 
 
 
Che gioia, sicuramente, per quella chiesa.
 
 
 
 Palermo
 
 
 
Infine, all’Istituto magistrale «Regina Margherita» di Palermo, 
 
 
 
per intervento anche dei militari della Stazione di Palermo - Piazza Marina, 
 
 
 
al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, 
 
 
 
era stato restituito un dipinto, olio su tela, che risalirebbe al XIX secolo, all'Ottocento, denominato «Vittorio Emanuele II»
 
 
 
Il quadro sarebbe stato rubato il cinque di novembre del 1996 ed era stato consegnato al dirigente scolastico, Antonio Di Fatta - che sicuramente era stato molto contento.
 
 
 
Grazie a a Nino Ravanà su AgrigentoOggi.
 
 
 
---
 
 
 

E da tutto il mondo, anche da Monreale, Castelvetrano e Palermo, 

 

 

 

volete visitare il santuario di san Calogero e non soltanto l'intero centro di Agrigento - anche durante la festa di San Calogero, o poco prima o tutto l'anno - insieme al mio blog CMTempoLibero? 

 

 

 

Vi basta scrivermelo su CMViaggi su Twitter (pagina qua), 

 

 

 

su Pinterest (il mio profilo con foto e video), 

 

 

 




su Tumblr (pagina),






su Google Maps e sulle altre reti sociali come Swarm e Foursquare,

 

 

 

ma anche TikTok - ed, infine,




pure LinkedIn
 
 
 
seguirmi sia lì sia qui su Blogger/Blogspot 

 

 

 

e leggere moltissimo altro tramite i tag qui sotto a fine articolo oppure attraverso tutte le categorie in conclusione della colonna destra di questo blog (se non cambio le impostazioni grafiche) - come CMViaggiFede e CMViaggiAg.
 
 
 
E torniamo alla mostra estemporanea - alla quale mi auguro di essere presente oggi, mercoledì cinque di luglio di questo 2023
 
 
 
se non alle quindici
 
 
 
alle tre del pomeriggio, 
 
 
 
almeno in un orario prima delle diciannove

 

 

 

delle sette del tardissimo pomeriggio estivo/della sera.

Nessun commento:

Posta un commento