Quanto a questa
esposizione vi ho scritto su quando potrei andare oggi, ve ne ho scritto alla fine di questo testo.
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E non ero riuscito ad occuparmi di una buona notizia di tre anni fa e, finalmente, ne scrivo qui sotto, non soltanto su questa
chiesa di San Calogero,
Eccovela, questa buona notizia:
06.06.2020 Ottimo che c'erano anche cinque
dipinti,
tra le opere che erano state recuperate dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Palermo.
Per fortuna nessuno scavo clandestino, dunque, ad Agrigento, ma, purtroppo, ce n'erano stati in
Sicilia;
c'erano stati furti di beni culturali, come vi avevo scritto, poi ritrovati,
ma non contraffazione di opere d’arte nella mia città di Agrigento (in Sicilia, invece, sì).
E chissà se ancora la ricerca archeologica clandestina rappresenta la più grave forma di aggressione al patrimonio culturale siciliano.
Mi auguro di no.
Ottimo che nel 2019 l’attività del Nucleo Tpc ha portato al sequestro di duecento e settantuno reperti archeologici trafugati in modo illegale
e che i furti di beni culturali erano diminuiti nel 2019, sull’intero territorio siciliano, ed erano stati sedici in quell'anno, mentre nel 2018 erano stati diciotto.
Gli obiettivi più colpiti erano i luoghi privati e quelli di culto.
Inoltre, per quanto riguarda l’attività di contrasto al fenomeno della falsificazione delle opere d’arte, dopo controlli su siti web dedicati all’e-commerce, al commercio elettronico, erano state sequestrate tredici opere contraffatte.
La strategia di intervento del nucleo si era articolata lungo due direttrici fondamentali:
l’attività di prevenzione, rappresentata dalle attività ispettive,
e l’azione di contrasto, sviluppata con le indagini di polizia giudiziaria.
I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese, alla Regione Sicilia, per garantirne la pubblica fruizione.
E chissà quali sono i dati del 2022.
Monreale
Alla Biblioteca «Ludovico II De Torres»
del seminario arcivescovile di Monreale era stato consegnato un libro prezioso che, secondo quanto ho letto, risalirebbe al 1580 e riporterebbe sul frontespizio la scrittura a mano «L. Archiepisc. Montisregal».
L’opera, a quanto pare, era stata rubata nel 1987 alla stessa biblioteca - che non avevo visitato numerosissimi anni fa, quando ero stato a Monreale.
Castelvetrano
Alla chiesa di San Domenico di Castelvetrano era stato, invece, riconsegnato un dipinto, un olio su tela, che sarebbe dell'epoca del XVII secolo, del Seicento, e raffigurerebbe la «Visitazione della Madonna» e sarebbe stato rubato nel 1982.
Ottimo il ritrovamento dopo moltissimo tempo.
Che gioia, sicuramente, per quella chiesa.
Palermo
Infine, all’Istituto magistrale «Regina Margherita»
di Palermo,
per intervento anche dei militari della Stazione di Palermo - Piazza Marina,
al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo,
era stato restituito un dipinto, olio su tela, che risalirebbe al XIX secolo, all'Ottocento, denominato «Vittorio Emanuele II».
Il quadro sarebbe stato rubato il cinque di
novembre del 1996 ed era stato consegnato al dirigente scolastico, Antonio Di Fatta - che sicuramente era stato molto contento.
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E torniamo alla mostra estemporanea - alla quale mi auguro di essere presente oggi,
mercoledì cinque di
luglio di questo
2023,
alle tre del pomeriggio,
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