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giovedì 27 luglio 2023

L'almanacco letterario «siculianese» di CMLibri - «Gli indifferenti» di Moravia ed il ventisette di luglio del 1929 - Ma anche «Aldo Braibanti, per un profilo del plagio»

Dal romanzo,
 
 
 
 
 
 

 
 
di Alberto Moravia (nome d'arte di Alberto Pincherle, 

 

 

 

nato nel 1907 e deceduto nel 1990 a Roma
 
 
 
un primo film di Francesco Maselli ed un secondo di Leonardo Guerra Seràgnoli, 
 
 
 
di - senza accento - Leonardo Guerra Seragnoli.
 
 
 

E sapete che Moravia era stato in vacanza a Siculiana (Ag - provincia di Agrigento)?

 


E da tutto il mondo volete visitare Siculiana insieme al mio blog CMTempoLibero 

 

 

 

dato che Moravia aveva fatto una vacanza siculianese con Dacia Maraini

 

 

 

Enzo Siciliano, l'attrice Monica Vitti e Cesare Garboli?

 

 

 

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Grazie ad «Accadde oggi» 
 
 
 
del programma televisivo «L'almanacco» 
 
 
 
- che ho potuto vedere tramite la frequenza della Rupe Atenea
 
 
 
qui ad Agrigento.
 
 
 
Programma di una televisione siciliana,
 
 
 
di Antenna Sicilia,
 
 
 
con Naomi.
 
 
 
Ed alla fine di questo mio testo ancora un altro riferimento ad Alberto Moravia,
 
 
 
in un testo del mio blog su un incontro letterario a cui avevo partecipato,



ma non ero riuscito a scriverne.
 
 
 
Era il giovedì tre di novembre dello scorso 2022 ed ero andato 
 
 
 
 
 
 
alle diciassette e trenta, 
 
 
 
ad un omaggio ad Aldo Braibanti, 
 
 
 

«il più grande intellettuale italiano del ‘900», secondo le parole di Carmelo Bene (io non concordo con lui), 

 
 
 
ad una conferenza dal titolo «Aldo Braibanti, per un profilo del plagio» tenuta dallo scrittore Beniamino Biondi che di Braibanti è stato per molti anni amico, assistente e curatore del volume delle poesie complete,
 
 
 
uscito col titolo «Frammento frammenti»
 
 
 
nel 2003, 
 
 
 
e al momento si sta occupando della pubblicazione della sentenza integrale di condanna per il reato di plagio.



Chissà quando uscirà.

 

 


Il processo «politico» ad Aldo Braibanti fu, secondo Beniamino Biondi, il nostro processo a Oscar Wilde, con un secolo di ritardo.




Potrebbe anche essere, ma non ho le competenze per esaminare i due processi.




Braibanti aveva introdotto il giovane Giovanni Sanfratello nella propria cerchia di amici artisti, 

 

 

 

sostenendolo negli studi e incoraggiandolo nella sua inclinazione per la pittura.

 

 

 

Chissà se aveva raccontato con i suoi quadri tutto il dolore che aveva dovuto sopportare anni dopo.

 

 

 

Ma torniamo indietro nel tempo al racconto di questa storia.

 

 

 

Tra loro nacque un grande amore, 

 

 

 

e i due andarono a vivere insieme a Roma. 

 

 


Avrebbero dovuto andare a vivere in Svizzera, 

 

 

 

nella Svizzera italiana,

 

 

 

in Ticino o nei Grigioni?

 

 

 

Forse sarebbe stato peggio o meglio? 




Torniamo alla storia. 

 

 

 

La famiglia del ragazzo, di Sanfratello, decise di opporsi a quella relazione e lo fece in una maniera particolare.

 

 

 

In seguito Giovanni Sanfratello fu internato in manicomio ed Aldo Braibanti fu messo alla sbarra.

 



Poveretto soprattutto Sanfratello.

 

 

 

Ma anche Braibanti.

 

 

 

Era l’estate del 1968 e chissà che ricordi ha di quell'anno chi è più grande fra noi.

 

 

 

Il processo, a quanto pare, divise l’Italia.




Mentre in tutto il mondo - Italia compresa - infuriava la contestazione studentesca, 

 

 

 

e non soltanto studentesca, 

 

 

 

con la richiesta di nuovi e ampi diritti, Braibanti ebbe al suo fianco sostenitori, tra cui Marco Pannella, 

 

 

 

e Pier Paolo Pasolini

 

 

 

tra cui Elsa Morante ed Alberto Moravia, 

 

 

 

seguirono e commentarono aspramente il processo 

 

 

 

e quella parte di Paese, d'Italia, che resisteva strenuamente ad ogni tentativo di modernizzazione della società.

 

 

 

Sono a favore di questa modernizzazione grazie alla quale Braibanti e Sanfratello potevano vivere insieme a Roma.

 

 

 

E grazie alla pagina Teatro di AgrigentoOggi.

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