anche su «Le parrocchie di Regalpetra»
di Leonardo Sciascia, Enzo Sardo,
proprio con il suo libro e saggio «Regalpetra e le sue parrocchie»,
con sottotitolo «Leonardo Sciascia, il vero Nobel della cultura europea».
Accanto alla sala consiliare (sala del Consiglio comunale) di Realmonte,
in via Portella delle ginestre.
E nelle prossime righe scrivo di Enzo Sardo,
di un altro libro.
Quest'altro libro è «Sette racconti»,
scritti non soltanto da Vito Catalano (nipote di Leonardo Sciascia,
che in anni lontani collaborò fattivamente con un editore nisseno)
e dallo scrittore agrigentino Matteo Collura,
ma anche da Salvatore Falzone,
da Melo Freni,
da Massimo Onofri,
dal nisseno Mauro Tomassoli e da Stefano Vilardo di Delia (Cl - provincia di Caltanissetta).
Aveva presentato l’evento letterario l’assessore comunale alla cultura a Racalmuto, Enzo Sardo,
mentre alcuni interventi musicali erano stati eseguiti dal maestro Gaetano Lauricella all’oboe e da Angelo Apa alla chitarra.
Un cosiddetto «pot-pourri»
che andava da «Degueglio»
a Steve Wonder,
ad Eric Clapton ed alla bossa nova.
Il primo, Lauricella, aveva suonato - forse suona ancora - nell’ensemble giovanile del maestro Riccardo Muti.
Ancora un altro tocco di cultura sciasciana l’aveva dato Elena Riccio che aveva discusso sulla sua tesi di dottorato «La ricezione di Leonardo Sciascia. Il viaggio dell’opera nello spazio e nel tempo attraverso la collezione Leonardo Sciascia-recensioni»
insieme alla professoressa Marina Castiglione.
E grazie a Grandangolo.
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dalle venti e trenta.
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