Finora noioso il «Festival del cinema di Agrigento - SicilyMovie»,
uno dei festival ad Agrigento con documentari,
giunto alla sua ottava edizione,
al Palacongressi di Agrigento del viale Leonardo Sciascia,
del viale Leonardo Sciascia 51,
al Villaggio Mosè.
Della mia Agrigento,
festival organizzato dalla Southmovie e promosso dal Comune di Agrigento e dal Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi,
in collaborazione con la Valle dei Templi Film Commission - di cui avevo già scritto su questa pagina.
Il documentario «Fairplay»
di Zoel Äschbacher (Svizzera e Francia)
fa davvero cadere le braccia con una gara di baci dati ad automobile,
la fiera dei «Vasa vasa»,
dei «bacia bacia»
di chissà dove.
Molto, ma molto migliore, «Actos por partes»
di Sergio Milàn (Spagna),
da una storia vera,
il sorriso sulle difficoltà di un'amputazione e di una morte,
il sorriso con il pianto al fuberale.
Poi il corto d'animazione «Heroes of Bronze - The Memories»
di Martin Klekner,
dalla Repubblica ceca,
con personaggi relativamente realistici e brutti.
Molto interessanti le chiacchierate con Maricetta Lombardo,
di Agrigento,
la fonica dei film di Matteo Garrone,
e con Selene Caramazza,
di Favara (Ag - provincia di Agrigento),
l'attrice di «Spaccaossa»,
che ho visto,
e di «Mare fuori».
E leggero «Lo sport nazionale»
(Italia),
di Andrea Belcastro,
anche con Marzio Honorato,
sul calcio,
a quanto pare sul gol,
sulla rete di un certo Brignoli in Benevento - Milan.
Non capisco perché un intero documentario su un produttore musicale,
tale Gianluca Giudici,
in «Emozioni dietro il palco»
(Italia),
di Valerio Polveriari.
Perché non su Claudio Baglioni,
su Antonello Venditti,
sui Pink Floyd,
su Gigi Proietti,
già personaggio principale e primattore di «Liolà»
di Luigi Pirandello?
E con il disco «Un'ora sola ti vorrei»
di Ornella Vanoni ed un mangiadischi «Un'ora sola»
di Serena Corvaglia,
con un regista ed attore grandissimo,
con Giuliano Montaldo.
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