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venerdì 29 marzo 2024

Il «Mandorlo in fiore», il Parco Icori, Piano San Gregorio, il tempio di Castore e Polluce, la Scala dei turchi, le foto a Città del Messico con Roma, Napoli, Firenze, Torino, Venezia e di Palamenghi sul «mio» duomo, su una capitale italiana della cultura, e sui suoi dintorni

Ho selezionato, 

 

 

 

per commentarle, 

 

 

 

alcune parole dei consiglieri comunali della Democrazia cristiana, 

 

 

 

della Dc,

 

 

 

al Comune di Agrigento

 

 

 

di Roberta Zicari e Pasquale Spataro, 

 

 

 

sulle risorse stanziate da tutto il Parlamento regionale siciliano con la legge finanziaria per «Agrigento capitale italiana della cultura 2025»

 

 

 

(sulla quale e sui quali avevo già scritto su questa pagina), 

 

 

 

che per l’anno 2024 ammontano a quattro milioni:

 

 

 

«Il Comune ben conosce questo “tesoretto” perché lo ha già eroso per l’organizzazione della Sagra del Mandorlo»

 

 

 

Come ben sapete, 

 

 

 

qualcosa mi era piaciuta del «Mandorlo in fiore»

 

 

 

e qualcosa no.

 

 

 

Ed alcune righe dopo:

 

 

 

«Noi come partito chiediamo, ai sensi dell’ultimo comma delle spese ammissibili, “manutenzione ordinaria, pulizia, e riparazione degli ambienti e dei luoghi da utilizzare per gli eventi” di ripristinare il Parco Icori di Agrigento, anche in sinergia con l’ente Parco, ed in questo modo restituire alla città uno spazio di enorme bellezza che può anche essere utilizzato per i concerti, così da risolvere anche il problema dell’aumento delle tariffe a Piano San Gregorio».

 

 

 

Concordo pienamente sul Parco Icori della mia Agrigento.




Mi dispiace che aumentino le tariffe per Piano San Gregorio.




E, se volete visitare, 

 

 

 

insieme al mio blog CMTempoLibero, 

 

 

 

Agrigento e Realmonte, 

 

 

 

potete scrivermelo su CMViaggi su Hubhopper (mio audioprofilo) 

 

 

 

 e sulle altre reti sociali, 




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e leggere moltissimo altro

 

 

 

tramite tutti i tag di questo mio diario in rete, 

 

 

 

su internet,

 

 

 

per visitare la cattedrale di San Gerlando

 

 

 

il centro storico della mia Agrigento.

 

 

 

il Tempio di Castore e Polluce, 

 

 

 

il Parco archeologico Valle dei templi

 

 

 

la Scala dei turchi di Realmonte (Ag - provincia di Agrigento), 

 

 

 

magari dai dintorni del Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina, 

 

 

 

o dell’Isola dei Conigli di Lampedusa

 

 

 

Non ho ancora visto quei cinque scatti fotografici,

 

 

 

di cui vi scrivo con maggiori particolari nelle prossime righe. 

 

 

 

E chissà se li faranno mai veder ad Agrigento.

 

 

 

Realizzati dal fotografo agrigentino Massimo Palamenghi erano approdati oltreoceano e raccontavano Agrigento e le sue meraviglie, 

 

 

 

avendo partecipato alla mostra fotografica «Sensazioni d’Italia»

 

 

 

organizzata a Città del Messico, 

 

 

 

in occasione del settantasettesimo anniversario della fondazione della Repubblica italiana.

 

 

 

E Palamenghi aveva fatto riferimento proprio ad Agrigento capitale italiana della cultura 2025. 

 

 

 

Ed al patrimonio artistico, culturale, monumentale e naturalistico agrigentino, 

 

 

 

della città di Agrigento.

 

 

 

La mostra fotografica «Sensazioni d’Italia»

 

 

 

era stata promossa da Giovanni Buzzurro, 

 

 

 

il presidente del Comites, 

 

 

 

del Comitato italiani in Messico, 

 

 

 

e dal’Associazione Piemontesi nel mondo Messico, 

 

 

 

alla Reja di Chapultepec, 

 

 

 

proprio a Città del Messico.

 

 

 

Ed, invece, «Benvenuti in Italia»,

 

 

 

che non ho mai visto,

 

 

 

sarebbe una galleria allestita all’aperto nel cuore di Città del Messico, 

 

 

 

composta da cinquantotto fotografie in esposizione, 

 

 

 

che rappresentano il profilo monumentale, paesaggistico, archeologico dell'Italia e delle sue feste tradizionali.

 

 

 

Buon lavoro all’Istituto italiano di cultura di Città del Messico, 

 

 

 

all’Ambasciata d’Italia in Messico. 

 

 

 

E chissà quali erano le fotografie con Roma, 

 

 

 

con Napoli, 

 

 

 

con Firenze, 

 

 

 

con Torino

 

 

 

con Venezia. 

 

 

 

Eto stato in tutte queste città.

 

 

 

Non sono mai stato, invece, 

 

 

 

nella Avenida Reforma, 

 

 

 

nel cuore di Città del Messico.

 

 

 

Grazie alle pagine «Politica»

 

 

 

del sito d'informazione agrigentina Scrivo libero,

 

 

 

e «Cultura»

 

 

 

di un altro sito d'informazione agrigentina, 

 

 

 

di Grandangolo.

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