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domenica 3 maggio 2020

Covid-19, nessun nuovo infettato da giorni nell'Agrigentino, ventidue nel Comasco e forse circa undici nel Sondriese

Nessun nuovo contagio da Covid-19 da giorni in provincia di Agrigento. 
 
 
 
Ventidue oggi in provincia di Como e forse undici - diciassette in provincia di Sondrio. 
 
 
 
Non riuscivo a leggere il numero in televisione. 
 
 
 
La grafica del report lombardo fa schifo. 



Donate visiere protettive antivirus al personale ospedaliero, ai medici di famiglia, ai vigili urbani, alla Croce rossa italiana e ai vigili del fuoco. 



Mascherine ffp2 all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, «carrello sospeso» e con il  progetto «Il Rotary c’è» un servizio di consulenza medica telefonica gratuita per tutti i cittadini che si trovassero in difficoltà. 



Il presidente Tommaso Scribani: «un ringraziamento va  a tutti i soci che si sono resi disponibili alla realizzazione dei progetti  contribuendo anche economicamente per il sostegno alle famiglie bisognose ed a tutti i nostri medici per la grande disponibilità al supporto gratuito per tutto il territorio». 
 
 
 
Grazie. 
 
 
 
Chissà se almeno loro mi vogliono davvero ad Agrigento. 



Il presidente Scribani ed il presidente della commissione Sanità del club, Gianfranco Raccuia, 
 
 
 
hanno donato visiere protettive antivirus  ai reparti di Anestesia e Rianimazione; Ginecologia (reparto Covid); al reparto Covid19  del San Giovanni di Dio di cui è responsabile mia zia. 
 
 
 
Almeno loro hanno qualcosa. 
 
 
 
Almeno loro. 



La consegna «a distanza di sicurezza» è avvenuta alla presenza dei dottori D’Alessandro, Marotta e di mia zia, Giuseppina Mira. 
 
 
 
D'Alessandro e Marotta si chiamano forse Fausto e Giuseppe? 
 
 
 
Forse. Boh. Chissà. 



Buon lavoro al presidente del Rotary International Mark Daniel Maloney. 
 
 
 
Speriamo che almeno lui lavori bene. 
 
 
 
Io sono molto pessimista. 



E, cari consiglieri comunali di Agrigento, Angelo Galvano e Gerlando Gibilaro, mi auguro che possa servire a qualcuno l'attivazione dello sportello di ascolto psicologico del Comune di Agrigento, grazie a Teresa Urso e buon sostegno e supporto a lei al numero 0922 59 01 10 lunedì e mercoledì dalle undici alle tredici e il giovedì dalle quindici alle diciassette.  
 
 
 
Personalmente non ne ho bisogno, sono molto pessimista, non mi vogliono né Nello Musumeci e la Sicilia né Kellen Sutter e la Svizzera e spenderò pochissimo. 
 
 
 
Già lavo le mani non con il sapone, che ho finito, ma con il detersivo per i piatti e mangio una volta al giorno risparmiando sul cibo. 
 
 
 
Sono felicissimo della mia vita, anche se molto pessimista, e non credo avremo una Liberazione come dopo la Seconda guerra mondiale. 



Mi viene il malessere psicologico ed emotivo anche leggendo certe notizie sul sindaco di Agrigento che non riceve i commercianti che manifestano la loro libertà di espressione garantita dalla Costituzione. 
 
 
 
Mentre ci sono stati assembramenti senza distanza qualche settimana fa a Palazzo dei Filippini. 
 
 
 
Però poi uno che vuole tornare a casa in Sicilia o andare in Svizzera francese a convivere è un problema e non lo vogliono. 
 
 
 
Mi viene il disagio economico-sociale e senso di solitudine a vedere gli assembramenti anche di mesi fa in locali agrigentini della movida. 
 
 
 
Speriamo ci sia un altro sindaco di Agrigento. 



Galvano e Gibilaro chiedono giustamente contro le violenze familiari che peggiorano con il Covid-19 che l'amministrazione comunale crei uno sportello di ascolto con due numeri di cellulare per telefonate e messaggi di donne in difficoltà. 
 
 
 
Collaborazione dell'amministrazione comunale con le associazioni del terzo settore sia per lo sportello di ascolto per le persone sole che per donne che sono vittime di violenze all’interno delle proprie famiglie! 



E poi anche contro questo nuovo coronavirus c'é l’Asp di Agrigento. 
 
 
 
Un invito ai sindaci per il servizio di consegna a domicilio di medicinali e dispositivi distribuiti dalle farmacie ospedaliere.



Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento e le farmacie ospedaliere dei cinque nosocomi della provincia agrigentina, il San Giovanni di Dio, il Giovanni Paolo II di Sciacca ed il Parlapiano di Ribera, gli ospedali Barone Lombardo di Canicattì e di Licata, per ritirare i farmaci per patologie gravi distribuiti direttamente dall’Asp, per la consegna a domicilio. 
 
 
 
Tramite proprio personale o avvalendosi della collaborazione di associazioni di volontariato e di club service. 
 
 
 
I Comuni devono individuare le persone delegate al ritiro tramite mail a dipartimento.farmaco@aspag.it. 
 
 
 
Con copia del documento d’identità e del codice fiscale. 
 
 
 
Per rendere molto più difficile la contaminazione da Covid-19 in pazienti già affetti da patologie molto serie. 
 
 
 
Ottimo in questi tempi così schifosi e con un futuro così pessimo davanti a noi. 
 
 
 
Il Dipartimento del farmaco Asp comunica che, per evitare malintenzionati o truffatori, tutti gli incaricati, al momento del ritiro, dovranno essere in possesso della delega da parte del paziente (datata, firmata e contenente tutti i dati anagrafici) del piano terapeutico, della copia del proprio documento d’identità e di quella dell’utente delegante.



E poi l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha ricevuto dall’assessorato regionale alla Salute i kit per i test sierologici Covid-19. 



I test sierologici possono essere di due tipi:



qualitativi o rapidi, quando grazie ad una goccia di sangue, ottenuta per puntura al dito, stabiliscono se un soggetto ha prodotto anticorpi e quindi è entrato in contatto con il virus; questi verranno effettuati per esempio al personale delle forze dell'ordine; 



quantitativi, quando su una provetta di sangue, ottenuta con il normale prelievo, dosano in maniera specifica le quantità di anticorpi prodotti, e verranno effettuati al personale sanitario delle strutture ospedaliere.



In entrambi i casi i test sierologici vanno alla ricerca degli anticorpi o immunoglobuline IgM e IgG, che indicano la situazione della persona rispetto all’infezione. 



Se vengono rilevate le IgM l’infezione è recente ed in corso, visto che si tratta di anticorpi che si manifestano entro sette giorni dai primi sintomi. 



Nel secondo caso, gli anticorpi IgC compaiono dopo circa quattordici giorni e permangono a lungo anche quando il paziente è guarito. 



Per quanto riguarda il test sierologico rapido, sarebbero possibili, a quanto pare, quattro tipi di risultati:



1) risultato negativo: se appare solo la linea di controllo qualità (C) e le linee di rilevamento IgG e IgM non sono visibili, allora non è stato rilevato nessun anticorpo COVID-19 e il risultato è negativo. 
 
 
 
Questo significa che al momento del test non è presente un’infezione da coronavirus con il quale il soggetto non è mai venuto in contatto, valutando opportunamente possibili periodi finestra di infezione.



2) Risultato positivo, solo IgM: se compaiono sia la linea di controllo qualità (C) che la linea di rilevamento IgM, allora l’anticorpo IgM Covid-19 è stato rilevato e il risultato è positivo per l’anticorpo IgM. 
 
 
 
Questo risultato indica un’infezione in atto.



3) Risultato positivo, solo IgG: se compaiono sia la linea di controllo qualità (C) sia la linea di rilevamento IgG, allora l’anticorpo IgG Covid-19 è stato rilevato e il risultato è positivo per l’anticorpo IgG. 
 
 
 
Questo risultato indica l’avvenuta infezione da Covid-19.



4) Risultato positivo, IgG e IgM: se compaiono la linea di controllo qualità (C) e entrambe le linee di rilevazione IgG e IgM, sono stati rilevati gli anticorpi Covid-19 IgG e IgM e il risultato è positivo sia per gli anticorpi IgG che per le IgM. 
 
 
 
Questo risultato indica una possibile infezione in atto, che auspicabilmente è in via di risoluzione.



E poi cinquemila e quattrocento le mascherine che la Protezione civile di Agrigento, con l'esercito, ha fatto arrivare a Siculiana (Ag - provincia di Agrigento)



E il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, che vuole assegnare la cittadinanza onoraria ad Anthony Fauci, il virologo italoamericano la cui famiglia è originaria di Sciacca. 



E una bambina di un anno, figlia di genitori immigrati, morta all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e ricoverata nel reparto di Pediatria a seguito di una polmonite. 
 
 
 
Poveretta. 
 
 
 
So cosa una polmonite significa. 
 
 
 
Poi le condizioni di salute erano migliorate ed era stata dimessa.



Tampone Covid-19 durante la degenza negativo. 
 
 
 
Tornata a casa la bambina, alcuni giorni dopo avrebbe avuto la febbre alta e i genitori l’hanno portata d’urgenza nuovamente al pronto soccorso in contrada Consolida.



La bimba è deceduta dopo il suo arrivo. 
 
 
 
Tampone post mortem. 
 
 
 
Negativo. 
 
 
 
Vedremo se si capirà com'è deceduta. 



E poi due infermiere della clinica Villa Maria Eleonora di Palermo positive a questo nuovo coronavirus Sars-Co-V-2. 
 
 
 
Albergo San Paolo Palace, che ospita pazienti in quarantena. 
 
 
 
Forse lo conosco. 
 
 
 
Forse è vicino al Monte Pellegrino e ad una fermata ferroviaria palermitana vicino al mercato agricolo. 
 
 
 
Forse. 



Per il marito di una delle due colleghe è stato necessario il ricovero nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cervello di Palermo. 
 
 
 
Io ho conosciuto il piano superiore a questo reparto lo scorso settembre. 
 
 
 
Un reparto differente. 



E poi le liti fra ex. 
 
 
 
Lui: «Ora salgo le scale e mi porto via mio figlio». 
 
 
 
Lei: «Io non ti apro, c’è il coronavirus, sto chiamando la polizia». 
 
 
 
In via Manzoni ad Agrigento.



Miei coetanei, un po' più giovani di me, separati da mesi. 
 
 
 
L’uomo voleva portarsi via il figlio piccolo, così come stabilito dal giudice del Tribunale di Agrigento.



Volanti della Questura agrigentina.



Una relazione alla Procura della Repubblica di Agrigento e ai Servizi sociali. 
 
 
 
Speriamo che il padre ami il figlio così tanto da vederlo in rete o che non lo faccia girare per evitargli anche una eventuale sindrome di Kawasaki. 
 
 
 
Purtroppo alcune persone sono così poco valide. 
 
 
 
Ne ho conosciuta una di quasi ottant'anni, critico d'opera. 
 
 
 
Per fortuna è uscito dalla mia vita. 
 
 
 
Ho ottimi amici e conoscenti e sono «vaccinatissimo» contro tali persone e i loro ambienti e dintorni. 



E poi purtroppo la droga, eroina in centro cittadino ad Agrigento, il mio centro. 
 
 
 
Carabinieri di Agrigento.



Strani movimenti in piazza Ravanusella. 
 
 
 
Ora sto cercando di ricordare dov'è. 
 
 
 
Credo accanto alla via Garibaldi, se ricordo bene. 



E buon lavoro all'Asp di Agrigento, alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, in tutta la provincia di Agrigento, ai dirigenti Alessandro Mazzara, e Vincenzo Mancuso.



Assistenza a domicilio delle persone positive al Covid-19 e di pazienti con sintomatologie influenzali sospette che non necessitano di ricovero. 
 
 
 
A casa dei pazienti Covid e assistenza durante l’isolamento domiciliare.



E chissà se qualcuno vuole offrire ospitalità completa ai migranti sbarcati sulle coste agrigentine. 
 
 
 
Se ci sono le comunità ecclesiali agrigentine. 



Il Ministero dell'Interno. Capienza da 51 a 150 posti. 
 
 
 
Troppi. 
 
 
 
Troppo industriali, da massa e da assembramenti. 



Servizio fino al trentuno luglio salvo eventuali proroghe che quasi sicuramente ci saranno.



E poi convenzioni con un vettore marittimo per il trasferimento dei migranti sbarcati a Lampedusa fino a Porto Empedocle e convenzioni per il servizio di trasporto con pullman su itinerari che potranno essere provinciali, regionali e ultraregionali. 
 
 
 
Vedremo se saranno rispettate le regole di distanza sociale sulla nave e sui bus. 
 
 
 
Vedremo se lo Stato farà rispettare le regole sui bus. 
 
 
 
Ho i miei dubbi, ma spero che i media mi mostrino che siano rispettate le regole. 



E poi a Realmonte positiva al Covid-19 la moglie del primo infettato in questa cittadina. 
 
 
 
Buon lavoro al sindaco Calogero Zicari.



I notai della provincia di Agrigento con il presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Agrigento e Sciacca, Claudia Gucciardo con diecimila euro  - non troppo visto che hanno uno dei lavori fra i più pagati, ma molto meglio di nulla - hanno acquistato, tramite l'associazione Avomi una barella di biocontenimento per i pazienti Covid-19 per l'ospedale di Agrigento. 
 
 
 
Consegna al dottore Antonello Seminerio. 
 
 
 
E finalmente ho finito con tutte queste comunicazioni. 
 
 
 
Ora finalmente dopo tantissime ore vado a cenare nell'unico pasto giornaliero che da giorni faccio. 
 
 
 
Ascoltate «Il silenzio è d'oro» di Alessio Bertallot. 
 
 
 

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