Spero di avere presto un po' di tempo per pubblicarvi un audiocommento, un opinione, sui controlli al tempo del Covid-19 ad Agrigento, sulla fuga di un anziano ad un posto di controllo dei carabinieri.
«Mi fermate sempre, questa è la quarta volta, per questo ho tirato dritto».
Viale Cannatello, vicino ad una casa di un mio parente dunque. Multato, trecentosettanta euro.
Era accaduto il Primo maggio. Giorno di concertone tv per me.
E audio forse sulla sezione Volanti della Questura di Agrigento e la multa ad un ragazzo in giro con una moto da cross priva di targa.
E sulla Guardia di finanza alla rotatoria Cannatello e una multa per mancanza di assicurazione e revisione. Oltre milleduecento euro più trecentosettanta euro.
E possibile audiocommento su Agrigento e tanta gente in strada già a fine aprile e inizio maggio, ma anche a Favara e Porto Empedocle.
Ho visto una foto di un assembramento davanti ad un ufficio postale di Agrigento. Io cerco di deviare e allontanarmi quando ci sono assembramenti qui a Porlezza, sul lago di Lugano in Lombardia.
Al centro dell'audiocommento, se riuscirò a registrarlo anche l’emergenza sanitaria per questo nuovo coronavirus e i truffatori informatici! Ah, le truffe informatiche!
Una donna, quattrocento euro per un telefono cellulare di ultima generazione mai arrivato a destinazione. Sito creato appositamente e poi chiuso dopo la truffa. Io compro il telefonino al negozio non virtuale.
Uomo di Agrigento, carta prepagata «PostePay», cento euro sottratti.
Altro agrigentino, settanta euro per una ginocchiera «miracolosa» mai arrivata e alle proteste gli è stato risposto che aveva l’obbligo di fare altri acquisti per riceverla. A vuoto il diritto di recesso per riavere indietro i soldi.
Indaga anche la polizia postale. Buon lavoro a loro. Non compro ginocchiere in rete.
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